Scheda film
Titolo originale: L’ombre d’un mensogne/Nobody has to know
Regia: Bouli Lanners (e Michelle Fairley e Tim Mielants)
Soggetto e Sceneggiatura: Michelle Fairley, Bouli Lanners e Stéphane Malandrin
Fotografia: Frank van den Eeden
Montaggio: Ewin Ryckaert
Scenografie: Paul Rouschop
Costumi: Elise Ancion
Musiche: Pascal Humbert e Sébastien Willemyns
Suono: Cameron Mercer e Paul Maernoudt (Belgio)
Francia/Belgio/G.B., 2021 – Drammatico – Durata: 99′
Cast: Bouli Lanners, Michelle Fairley, Andrew Still, Julian Glover, Cal MacAninch, Ainsley Jordan, Clovis Cornillac
Uscita in sala: 1° dicembre 2022
Distribuzione: Kitchen Film
Il cuore ha ragioni che la ragione non conosce
Phil (Bouli Lanners), un robusto uomo di mezza età che da tempo si è rifugiato in mezzo alla bellezza selvaggia e genuina dell’Isola di Lewis, in Scozia, nell’arcipelago delle Ebridi, fuggendo da chissà quale misterioso o controverso passato, viene colpito da un ictus che gli fa perdere la memoria. Millie (Michelle Fairley), che si prende cura di lui, gli dice falsamente che erano segretamente innamorati prima del suo incidente. Ma quando Phil si riprenderà…
Bouli Lanners, attore (Mammuth) e regista (Un’estate da giganti) belga sull’orlo dei sessant’anni, attivo tra Francia e Belgio, è un personaggio mastodontico, artisticamente e fisicamente. Dal 2005, anno dell’esordio alla regia con Ultranova, ci delizia con i suoi film come autore, alcuni dei quali sono giunti fin nel nostro paese. Nel suo giganteggiare spazia nei generi, dal film con e per bambini al western contemporaneo, dal buddy-movie alla storia d’amore eccentrica. Con questo Nessuno deve sapere (in originale L’ombre d’un mensogne, l’ombra di una bugia), sedici anni dopo il suo debutto, racconta ancora una volta una love story singolare: l’incidente di due solitudini che si incontrano, la vicenda di due disperazioni che diventano tenue e flebile speranza. E lo dirige insieme alla coprotagonista Michelle Fairley e al mestierante Tim Mielants, questi ultimi non accreditati, con un tatto e una discrezione non comuni, disseminando la storia di piccoli dettagli e indizi, abbozzando anche false piste, che poi vanifica poco dopo.
Ad interpretare Phil e “zia” Millie sono lo stesso Lanners e Michelle Fairley, il primo sceso in prima persona davanti alla macchina da presa col suo corpicione, la seconda, che ricordiamo come Catelyn Stark ne Il trono di spade nonché mamma di Hermione Granger in Harry Potter e i doni della morte – Parte I, qui bravissima e a suo modo bellissima, perfetta per incarnare la glaciale “zia Millie” che ha ancora un cuore che batte ed arde.
Dice Bouli Lanners: “Volevo scrivere una storia d’amore, ma non su due giovani, né una su due persone belle. Volevo scrivere una storia d’amore su due persone normali. Persone che sono più grandi, la mia età. Persone che non sono particolarmente belle; persone che non hanno un corpo perfetto. Solo persone normali. Perché penso che tutti possano essere amati e capaci di amare, anche quando sono un po’ più grandi. Ecco perché ho voluto scrivere questa particolare storia. Ho una prospettiva diversa e volevo scrivere una storia d’amore che non sei abituato a vedere.”
Il grande uomo che perde la memoria, ma trova l’amore in una maniera insolita ed inaspettata, per una seconda vita ancora più breve, ma più intensa e felice della prima, è una storia narrata con garbo e pudore, con struggente tenerezza e sferzante dolcezza. La vicenda di due bambini vecchi di cui tutti devono sapere.
Voto: 7 e ½
Paolo Dallimonti