Scheda film

Regia: Claudio Fragasso
Soggetto e sceneggiatura: Rossella Drudi
Fotografia: Tani Canevari
Montaggio: Ugo De Rossi
Scenografie: Alfonso Rastelli
Costumi: Antonella Drudi
Musica: Pino Donaggio
Suono: Angelo Bonanni
Nazione: Italia, 2005 – Thriller – Durata: 95′
Cast: Francesco Nuti, Alessandro Benvenuti, Massimo Bonetti, Luigi Maria Burrano, Antonella Ponziani, Lorenzo Balducci
Uscita: 26 agosto 2005
Distribuzione: Istituto Luce

 Anni pe(n)santi

Il commissario De Bernardi viene incaricato di risolvere un caso di ipotetico suicidio di un ex studente membro di un gruppo extraparlamentare di sinistra che nel corso degli anni ’70 uccise per sbaglio il nipote di un famoso magistrato. La ricerca dei colpevoli dell’omicidio di oltre due decadi prima inizierà però a scavare proprio nel passato del commissario.
Francesco Nuti torna sul grande schermo nel 2005 cercando di impersonare per l’occasione un commissario, che forse avrebbe potuto essere interpretato con una maggiore profondità psicologica, con molte ragioni per essere restio a non lavarsi immediatamente la coscienza nel tentativo di cercare di trovare la soluzione a un omicidio che affonda le proprie radici in una notte di fine anni’70, quando da un cornicione di un palazzo di Roma cadde il nipote di un noto magistrato. A fare parte del gruppo di studenti di sinistra, che diedero vita al gruppo eversivo denominato ‘I Lupi’, altri due caratteristi di spessore come Massimo Bonetti, noto per i numerosi film al servizio di Pupi Avati, e un altro membro come lo stesso Nuti dei ‘Giancattivi’, assente giustificata Atina Cenci, ovvero Alessandro Benvenuti.
La pellicola di Claudio Fragasso, riesce alla fine nel tentativo di catturare l’attenzione dello spettatore fra ricordo degli ‘Anni di Piombo’ e un giallo che va a ripescare proprio in quegli anni, nel torbido della vita passata di quattro cittadini apparentemente rispettabili. Una pellicola che alla fine appare godibile ma che avrebbe potuto anche essere trattata con maggiore rispetto per una trama a volta troppo raffazzonata. Trama che lascia sempre intravedere uno spiraglio di ‘luce sul fondo del tunnel’ e che lascia altrettanto irrisolto, e trattato in maniera troppo superficiale, il rapporto fra un padre poliziotto, lo stesso Nuti, e il figlio, dotato di ideali molto simili a quelli dei ragazzi proprio degli anni ’70.  

Voto: 6

Ciro Andreotti