Scheda film
Titolo originale: Air
Regia: Ben Affleck
Soggetto e Sceneggiatura: Alex Convery
Fotografia: Robert Richardson
Montaggio: William Goldenberg
Scenografie: François Audouy
Costumi: Charlese Antoinette Jones
Musiche (Supervisione): Andrea Von Foerster
Suono: Willie D. Burton
USA, 2023 – Drammatico/Sportivo/Biografico – Durata: 111′
Cast: Matt Damon, Ben Affleck, Jason Bateman, Chris Tucker, Chris Messina, Marlon Wayans, Viola Davis
Uscita in sala: 6 aprile 2023
Distribuzione: Warner Bros.
Il grande sarto
È il 1984. La Nike è un’azienda che attraversa un momento non troppo piacevole: pur vendendo scarpe da corsa, non è riuscita a “fare il botto” e ad associare il proprio marchio a qualche stella dello sport, men che mai del basket. Questo nonostante Sonny Vaccaro (un artatamente imbolsito Matt Damon), il guru del basket della ditta e grande sarto delle relazioni commerciali ed umane, cerchi da tempo di farlo. A spadroneggiare sul mercato è la tedesca Adidas, seguita dalla statunitense Converse. Ma Vaccaro ha una vision(e) cristallina: la star in ascesa Michael Jordan (che forse per sacro rispetto non viene mai mostrato in pieno volto) ha bisogno di una scarpa tutta sua, unica speciale, vincente: la “Air Jordan”…
La coppia di sceneggiatori ed interpreti di Will Hunting – oltre che di amici per la pelle nella vita – Ben Affleck e Matt Damon, torna qui, nei ruoli davanti la macchina da presa rispettivamente di Phil Knight e Sonny Vaccaro, con Affleck alla regia, portando sullo schermo una sceneggiatura presa dalla black list delle migliori non prodotte del 2021, scritta dall’esordiente assoluto Alex Convery, alla quale hanno apportato notevoli cambiamenti al fine di attrarre tutto l’importante cast.
Un film classico e tradizionale, molto curato dal punto di vista dei dettagli come anche della fotografia, intenzionato a ricreare un’epoca che non c’è più. Un’opera corale dove ogni attore, dal più piccolo al più grande, dal più inquadrato al meno presente sullo schermo, contribuisce all’ottima resa finale.
L’ennesima elegia del sogno americano, di quel disneyano “Se puoi sognarlo, puoi farlo”, senza però una nota fuori posto o una minima sbavatura, che viene presentata al mondo nel momento giusto, tra guerre e pandemie, quando, in piena guerra fredda, bastava una scarpa per salvare il mondo. Rievocando quei tempi nostalgici, ben ricreati anche dalle musiche d’epoca, in cui non era strano farsi accompagnare e consigliare dai genitori, una serie di valori dimenticati, ma ancora necessari, emerge con prepotenza e nostalgia.
Un film pieno di scene da ricordare: da quella del concepimento della scarpa col designer Peter Moore (Matthew Maher) a quella, già entrata nella storia del cinema, della telefonata finale tra la signora Jordan (una strepitosa Viola Davis) e Vaccaro in cui cercano di arrivare all’accordo finale cercando di superare una piccola, ma fondamentale clausola.
Una di quelle pellicole che ricordano ad ogni appassionato di cinema quale sia il motivo che lo spinga ancora una volta in sala: il sogno. Americano o no che sia.
Voto: 7 e ½
Paolo Dallimonti