Scheda film
Titolo originale: The Pope’s exorcist
Regia: Julius Avery
Soggetto: R. Dean McCreary, Chester Hastings e Jeff Katz, basato sui libri di padre Gabriele Amorth
Sceneggiatura: Michael Petroni e Evan Spiliotopoulos
Fotografia: Khalid Mohtaseb
Montaggio: Matt Evans
Scenografie: Alan Gilmore
Costumi: Lorna Marie Mugan
Musiche: Jed Kurzel
Suono: Simon J. Willis
USA/G.B./Spagna, 2023 – Horror – Durata: 103′
Cast: Russell Crowe, Daniel Zovatto, Alex Essoe, Franco Nero, Peter DeSouza-Feighoney, Laurel Marsden, Cornell John
Uscita in sala: 13 aprile 2023
Distribuzione: Sony Pictures
Al mio segnale, sgominate l’Inferno!
Tratto dai libri scritti da Gabriele Amorth, L’Esorcista del Papa si concentra su un caso di possessione presso l’abbazia di San Sebastiano a Castiglia, in Spagna.
Amorth è stato dal 1986 esorcista della diocesi di Roma e ha dichiarato di aver effettuato circa 70.000 esorcismi fino al 2007; tuttavia Amorth stesso ha affermato di essersi trovato davanti a vere e proprie possessioni demoniache al massimo un centinaio di volte, la maggior parte dei casi, infatti, si trattava di persone affette da disturbi o malattie mentali.
Il film vede Gabriele Amorth (Russell Crowe), aiutato dal prete Esquibel (Daniel Zovatto), indagare su un caso di possessione in Spagna avvenuto verso la fine degli anni ‘80, che aveva come protagonista una famiglia composta da una madre single e due figli.
La famiglia, originaria degli Stati Uniti, aveva ereditato l’abbazia al momento della morte del padre, venuto a mancare un anno prima. Sarà il figlio più piccolo la vittima del demone, rendendo necessario l’intervento di padre Amorth.
Sarà proprio Gabriele a scoprire che l’abbazia nasconde sotto se stessa una cospirazione di centinaia di secoli che il Vaticano ha disperatamente cercato di tenere nascosta…
Dal punto di vista della storia, il film non aggiunge nuovi elementi alla miriade di film già esistenti sugli esorcismi, rappresentando piuttosto un agglomerato di cliché visti già innumerevoli volte, rendendo prevedibile l’intera storia.
I dialoghi risultano troppo forzati e blandi, non aiutati dalla recitazione che, fatta eccezione per Crowe, non è tra le migliori, per non parlare della irrilevante presenza di Franco Nero nel ruolo del Papa. La performance del bambino posseduto è così esagerata da diventare comica, ma è proprio il film stesso a non prendersi seriamente, adottando interamente un tono camp.
Nel complesso, L’Esorcista del Papa non si distingue dagli altri film del sotto-genere, ma elementi che sicuramente lo elevano sono le location e la fotografia, aiutate dalle battute di padre Amorth che rendono il film più piacevole, per quanto possibile.
Voto: 4
Giulia Stirpe