Una delle chicche di questa edizione della mostra del cinema è senza dubbio questa perla di sensibilità e cinismo storico, disponibile anche online su Mymovies. In Orizzonti a Venezia arriva una storia recente ambientata a Sarajevo che è qui rappresentata come un rituale di amore e guerra in The Happiest Man in the World, un dramma intenso e stilizzato di Mitevska. La regista macedone è nota per God Exists, Her Name is Petrunya, a Berlino nel 2019. Come quest’ultimo, il suo nuovo film è co-scritto con Elma Tataragic, e si basa su un vero incidente nella vita di questi.  Il film è un pezzo drammaticamente potente e sapientemente messo in scena che fa presa fin dall’inizio, con i protagonisti Jelena Kordic Kuret e Adnan Omerovic che fronteggiano un ensemble vibrante e unificato . Un preludio senza parole inizia con un primo piano delle mani di un uomo intrecciate sulla nuca, e una serie di scatti frammentati di una donna che cammina per la città di Sarajevo. È un hotel in cui la donna, Asja (Jelena Kordić Kuret), si è iscritta a uno speed dating a cui partecipano principalmente altre persone di mezza età. Mentre gli altri partecipanti vengono accoppiati sul posto dalle organizzatrici, cordiali ma professionali nei loro abiti, Asja ha già preso contatto online con il suo uomo prescelto, un tipo saturnino, magro, stregato sulla quarantina, di nome Zoran. L’evento inizia con una serie di domande per consentire ai partecipanti di rivelare qualcosa di se stessi. prendere la vita in modo giocoso rispetto agli altri nella stanza: è un fan di Kurt Cobain.
Un climax di emozioni e tensioni sopite di altissimo livello.
Ad un certo punto se ne va bruscamente, lasciando Asja sola al tavolo; quando torna, la posta in gioco nel gioco degli appuntamenti sale. Emerge che Zoran e Asja hanno passato legati, risalendo a un episodio dell’assedio di Sarajevo, quando entrambi erano adolescenti, che segnerà entrambi. Un cruento episodio della drammatica guerra balcanica che riecheggia piu attuale che mai.
Una delle principali sorprese della Biennale cinema 2022 un film da vedere e rivedere.

Voto 7,5

VC