Scheda film
Regia: Antonio Pisu
Soggetto: dall’omonimo romanzo di Alessandro Bertante
Sceneggiatura: Annapaola Fabbri, Tiziana Foschi, Pierpaolo De Mejo e Antonio Pisu
Fotografia: Marco Ferri
Montaggio: Fabrizio Franzini
Scenografie: Marco Scarpa
Costumi:
Magda Accolti Gil
Musiche: Michael Caldi
Suono: Adriano Alampi
Italia, 2023 – Fantastico – Durata: 104′
Cast:
Sergio Rubini, Sara Ciocca, Sandra Ceccarelli, Cesare Bocci, Davide Silvestri, Tiziana Foschi
Uscita in sala: 31 agosto 2023
Distribuzione: Genoma Films
Sale: 10
Nina non aver paura…
Un’improvvisa tempesta solare rende inutilizzabile qualsiasi apparecchiatura elettronica in tutto il pianeta. Lo stesso giorno, una neonata, Nina, viene ritrovata sulla montagna nei pressi di un piccolo paese sperduto. Dopo il catastrofico e misterioso evento atmosferico, che tutti chiamano “la sciagura”, la civiltà come la conosciamo si sgretola, le risorse scarseggiano e ovunque e tra gli esseri umani vige la legge del più forte. In questa desolazione il paese di Nina (Sara Ciocca) resta però miracolosamente un mondo a parte, i suoi pochi abitanti vivono una vita senza tecnologia e Nina cresce con un forte legame con la natura, che neanche lei stessa riesce a comprendere e che la porta a essere vista da molti come strega per via degli strani fenomeni che accadono in sua presenza. Ma quando una banda di predoni, introdotta dall’ambiguo Fosco (Sergio Rubini), invaderà il paese decimando brutalmente la popolazione e soggiogando i superstiti, Nina, ormai adolescente, riuscirà a fuggire nei boschi, a imparare la sopravvivenza in montagna e la convivenza con i lupi e a comprendere i poteri che ha dentro di sé per salvare la sua gente…
Tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Bertante, Nina dei lupi ci proietta in un futuro distopico, in un tentativo di fantasy all’italiana, girato con un budget non elevato, che non riesce però a spiccare il volo, nonostante un inizio accattivante, rivelandosi assai modesto. Un’umanità allo sbando già vista, comprese cattiverie e crudeltà senza pietà, che rimandano, ad esempio, ad opere però decisamente più riuscite come The road di John Hillcoat e la serie Anna di Niccolò Ammaniti.
Una messinscena necessariamente povera e un livello di recitazione sotto la media, che sembra affliggere anche professionisti affermati, come Rubini, la stessa Sara Ciocca e perfino una rediviva Sara Ceccarelli, affossano definitivamente il film. Colpa probabilmente di personaggi stereotipati, scritti con la mano sinistra, e di una sceneggiatura e un montaggio che rinviano spiegazioni spesso senza poi al fin mostrare.
Antonio Pisu, dopo il tutto sommato l’apprezzabile Est – Dittatura last minute, si imbatte in un film troppo ambizioso, almeno per le sue corde, che si rivela un’occasione sprecata.
RARO perché… probabilmente non ci hanno creduto fino in fondo nemmeno i produttori/distributori.
Voto: 6
Paolo Dallimonti