Scheda film
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: : Erlingur Thoroddsen
Fotografia: Daniel Katz
Montaggio: Michael J. Duthie
Scenografie: Antonello Rubino
Costumi: Victor Prodanov
Musiche: Christopher Young
Suono: Sofia Petrova
USA, 2023 – Horror – Durata: 95′
Cast:
Julian Sands, Charlotte Hope, Oliver Savell, Kate Nichols, Philipp Christopher, Salomé Chandler, Alexis Rodney
Uscita in sala: 18 gennaio 2024
Distribuzione: Vertice 360

Il pifferaio laido

Melanie è una giovane flautista e madre single di una bambina sorda, che aspira a diventare compositrice. L’occasione si presenta quando ottiene il compito di completare il concerto al quale stava lavorando la sua vecchia mentore, misteriosamente deceduta. Molto presto si renderà conto che la melodia incompleta a cui sta lavorando con tanta dedizione ha il potere di risvegliare le forze del male. Capaci anche di provocare la morte, quelle note celano misteriose e spaventose origini che ben presto verranno allo scoperto…

Ispirandosi alla celebre favola dalle tinte dark “Il Pifferaio di Hamelin”, il regista Erlingur Thoroddsen porta sul grande schermo una leggenda terrificante su una melodia maledetta, animata dalle musiche del compositore Christopher Young, già autore delle colonne sonore di numerosi film horror, tra cui The Grudge, The Exorcism of Emily Rose e Sinister.

Curiosamente sulla stessa tematica il regista di culto Anthony Waller (Gli occhi del testimone) ha girato una film dal titolo omonimo, interpretato da Elizabeth Hurley e in uscita internazionale quasi contemporanea.

Questo The piper è un onesto film di genere dall’impianto molto classico, tant’è che anche l’effettistica digitale è ridotta al minimo e si fa ampio uso di trucchi tradizionali, come ad esempio le maschere in lattice. Sembra – e non è detto che sia un difetto o un’offesa – uno dei film horror diretti da Lamberto Bava sul finire degli anni ottanta per Reteitalia. Ha l’originalità di ispirarsi ad una leggenda poco utilizzata al cinema, soprattutto di genere, e di sfruttare l’aura poetica e terapeutica della musica per addolcire e rafforzare una storia abbastanza spaventosa. Per il resto però non mostra sullo schermo nulla di nuovo, adottando soluzioni visive e narrative già viste, ampiamente nei margini del genere scelto, in particolar modo nell’inevitabile finalissimo.

The Piper è anche l’ultima interpretazione sul grande schermo di Julian Sands, (qui nei panni dello stolto direttore d’orchestra Gustafson), indimenticato attore di Camera con vista, Vatel, Il pasto nudo e tanti altri cult, al quale il film è stato dedicato (“Al nostro maestro, Julian”).

Voto: 6

Paolo Dallimonti