Scheda film
Regia: Giovanni Veronesi
Sceneggiatura: Ugo Chiti, Giovanni Veronesi
Fotografia: Arnaldo Catinari
Montaggio: : Giogiò Franchini
Scenografia: Livia Borgognoni
Costumi: Gemma Mascagni
Musiche: Andrea Guerra
Italia, 2014 – Commedia – Durata: 88′
Cast: Fabio De Luigi, Laetitia Casta, Valentina Lodovini, Geppi Cucciari, Adriano Giannini, Monica Scattini, Virginia Raffaele, Valeria Solarino, Flavio Montrucchio, Antonia Liskova
Uscita: 27 febbraio 2014
Distribuzione: Warner Bros. Pictures
Quando un uomo “satellite” incontra la donna “meteorite”
«Può darsi ch’io non sappia cosa dico, scegliendo te – una donna – per amico, ma il mio mestiere è vivere la vita che sia di tutti i giorni o sconosciuta…».
È inevitabile che, leggendo o anche solo ascoltando il titolo dell’ultima pellicola di Giovanni Veronesi, vengano in mente questi versi della famosa canzone di Lucio Battisti: “Una donna per amico”.
L’amicizia tra uomo e donna è uno di quegli argomenti topici e sempiterni, un tema su cui si continuerà a riflettere senza riuscire a trovare una risposta univoca perché ognuno di noi la darà in base all’esperienza soggettiva. Il regista di Manuale d’amore con Una donna per amica vuole renderci partecipi della sua tesi: «l’amicizia tra uomo e donna può esistere, sì, ma solo in certi momenti della vita e il finale del rapporto non può essere altro che un suggello positivo o negativo a un amore che nasce unilateralmente» (dall’intervista a Veronesi pubblicata all’interno del pressbook).
Fabio De Luigi (Francesco) e Laetitia Casta (Claudia) sono chiamati a mettere in campo questa teoria che ha visto già precedenti declinazioni cinematografiche, da Harry ti presento Sally di Rob Reiner (1989) a Il matrimonio del mio migliore amico di P. J. Hogan (1997), con differenti esiti, ma tutti accomunati dall’inevitabile conseguenza: l’amicizia non sarà mai come prima, sempre che si sia mai trattato di amicizia.
Quando si è adolescenti si viene abituati a questo tipo di amicizia, ma è col trascorrere degli anni (già con l’arrivo della maggiore età) che il confine si assottiglia sempre di più. Spesso si dice che un uomo e una donna possono essere amici se non c’è attrazione fisica da parte di nessuno dei due, eppure anche questa regola, col passare del tempo può modificarsi perché i gusti cambiano e allora si ricorre all’idea che una donna possa essere amica di un uomo solo se questi è omosessuale. La verità è che tra tante teorie e tanti stereotipi, poi parla vita concreta ed è questo che ci suggerisce la commedia romantica del regista toscano. La scrittura (co-sceneggiato con Ugo Chiti) ondeggia, infatti, tra il cinismo toscanaccio e note di romanticismo che non possono mancare visto il genere scelto. De Luigi è assolutamente in parte, non solo per il phisique du role da amico confidente, ma anche per i tempi comici (e non solo) che tira fuori al momento giusto e in relazione a ogni donna con cui entra in contatto, a partire proprio da Claudia. Il regista di Che ne sarà di noi gli pone accanto una donna “meteorite” che lo attrae, lo induce a cedere a qualsiasi richiesta (anche quando la priorità sembrerebbe un’altra) grazie al suo charme e la Casta, forte delle sue origini, gioca con questo ruolo e con gli uomini che il suo personaggio incontra lungo il percorso.
«Questo Paese mette ansia sui sentimenti»: sono parole che solo una donna non imbevuta di questa mentalità avrebbe potuto proferire, Claudia le dice con leggerezza e un po’ di disincanto, sembrano buttate lì, ma arrivano allo spettatore insieme alla sua fragilità di donna.
A far da sfondo a quest’amicizia, agli amori e ai percorsi dei nostri personaggi c’è la Puglia e quei meravigliosi scorci di Trani e del Salento – una scelta che quasi giustifica la passionalità delle donne e degli uomini che incontriamo (vedi, ad esempio, il personaggio chiave interpretato da Adriano Giannini, sedotto dalla danza – e non solo – di Claudia).
Una donna per amica si rivela una commedia godibile, indirizzata a una larga fetta di pubblico (esce, infatti, in 400 copie) che si può riconoscere in quei personaggi, pronto a sorridere di fronte a Cecilia (Geppi Cucciari) che ha evirato il marito o ascoltando il tranese della portinaia dell’appartamento dove abita Francesco. L’ultima fatica di Veronesi non è pretenziosa ma, al contempo, non rivela nulla di nuovo su un punto che rimarrà oscuro ai comuni mortali così come alle stelle come direbbe la buona Elga (Monica Scattini).
Voto: 5 e ½
Maria Lucia Tangorra