Scheda film
Regia e Montaggio: Julia Gutweniger e Floriana Kofler
Sceneggiatura: Julia Gutweniger e Floriana Kofler, con la consulenza drammaturgica di Tizza Covi e Rainer Frimmel
Fotografia: Julia Gutweniger
Musiche: Gabriela Gordillo
Suono: Florian Kofler
Austria/Italia, 2023 – Documentario – Durata: 80′
Uscita in sala: 18 aprile 2024
Distribuzione:
Trent Film
Il mare d’inverno (?)
Da Febbraio a Ottobre. Questi i mesi nei quali la riviera adriatica si mobilita per accogliere migliaia di turisti. Ma mentre questi si riposano, si deliziano al mare e nelle strutture ricettive, centinaia di stagionali lavorano sia prima che dopo dietro le quinte per garantire loro un soggiorno di qualità.
Con molte ore di girato, ma senza un commento fuori campo, se non le voci dei protagonisti, semplicemente registrati nelle loro attività quotidiane, e senza prediligere una categoria di lavoratori e lavoratrici rispetto a un’altra. La coppia di registi Italiani (entrambi originari di Merano) Julia Gutweniger e Florian Kofler, con la supervisione drammaturgica di Tizza Covi e Rainer Frimmel, riesce a mostrarci in una sequenza cronologica che parte in pieno inverno, arriva al culmine della stagione, per poi giungere al termine, in pieno autunno, la vita di coloro che si celano dietro le nostre vacanze in riviera, fosse per un semplice fine settimana o un soggiorno più lungo.
Seguendo bagnini che si esercitano nei massaggi cardiaci, sarte e operai che fabbricano ombrelloni, scavatrici che preparano le spiagge, gli animatori che provano coreografie, tutti coinvolti, ma nessuno intervistato, ci si crea un’idea di come la vita di chi lavora nell’industria del turismo, in tal caso balneare, sia concitata, frenetica e al tempo stesso compressa in pochi mesi all’anno, ma per molti versi possa essere anche appagante.
Il documentario firmato sotto la produzione italo-austriaca di Eutopiafilm e Albolina Film alla fine non fotografa una sola località ma il ‘non luogo’ della riviera – le riprese si sono succedute fra Jesolo, Lignano e Riccione – e di come questa cambi a seconda dei momenti dell’anno: deserto a inizio e fine stagione, in preparazione e in seguito rigurgitante di gente nel resto della pellicola e del periodo. Il duo di registi, esperti in documentari, alla fine di tanto surrealismo, che lascia tempo e spazio a chi vede di costruirsi le proprie idee, decide di mostrare anche una denuncia sul mondo del turismo, non facendosi sfuggire la possibilità di riprendere i cortei di protesta degli stagionali, da sempre sottoposti a turni di lavoro massacranti e a buste paga esigue.
Vincitore di numerosi premi, il documentario pecca forse di non spiegare minimamente dove desideri andare a parare, lasciando lo spettatore libero di essere catturato e di vedere nella narrazione quello che maggiormente gli interessa. Siano i lavoratori stagionali o le aziende che tutto l’anno in riviera producono gli oggetti necessari per i nostri soggiorni (è il caso di chi fabbrica ombrelloni e sdraio, ad esempio). Sia il tempo che varia i luoghi, vittime di una sinusoide temporale (vuoto – pieno – vuoto). O le parole che i protagonisti si scambiano mentre sono ripresi.
Da vedere se si desidera conoscere meglio cosa e soprattutto chi lavora nel mondo del turismo balneare. Ma senza la presunzione di ottenere risposte assolute.
Voto: 6 e ½
Ciro Andreotti