Scheda film
Regia: Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett
Soggetto e Sceneggiatura Stephen Shields e Guy Busick
Fotografia: Aaron Morton
Montaggio: Michael P. Shawver
Scenografie: Susie Cullen
Costumi: Gwen Jeffares Hourie
Musiche: Brian Tyler
USA/Irlanda/Canada, 2024 – Horror/Commedia – Durata: 109′
Cast: Melissa Barrera, Dan Stevens, Alisha Weir, William Catlett, Kathryn Newton, Kevin Durand, Angus Cloud
Uscita in sala: 16 maggio 2024
Distribuzione: Universal Pictures

Ballo, ballo, ballo da capogiro… Ballo, ballo, ballo senza respiro

Ad un eterogeneo gruppo di criminali viene affidato il compito di rapire Abigail, la figlia di uno dei più facoltosi uomini in città. Commissionato dal potente Lambert, il colpo è organizzato nei dettagli e la ragazzina, appena ritornata da una delle sue consuete lezioni di danza, viene prelevata e condotta in un luogo sicuro. Fin qui tutto bene, ma quello che il manipolo di sei uomini e donne non sa è che il padre della fanciulla è un potentissimo e pericolosissimo boss della malavita, contornato da sicari letali, uno in particolare, su cui circolano sinistre leggende. I sei però, sono anche all’oscuro di un segreto ancor più temibile…

Il collettivo Radio Silence, formato da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, che ci aveva già deliziato con Finché morte non ci separi e con gli ultimi due, il quinto e il sesto, capitoli della saga Scream, tornano con questa divertente pellicola, a metà tra la commedia e l’horror splatter.

La struttura narrativa ricorda molto il primo film citato – ambiente chiuso, genere “survival”, personaggi contro qualcosa di più potente di loro (lì era uno contro tutti, qui tutti contro uno) e altro che non possiamo rivelare – il che in parte inficia già il risultato finale. Inoltre, per qualche curiosa logica distributiva e promozionale, il colpo di scena cardine della pellicola, che giunge alla sua metà esatta, viene arbitrariamente spoilerato dal trailer, riducendone l’efficacia.

Per il resto la coppia di registi sa muoversi molto bene in queste particolari ambientazioni e in tali canoni cinematografici, risollevando le sorti di un’opera che più volte chiede allo spettatore la sospensione dell’incredulità o almeno della logica. Ma questo fa parte delle convenzioni del genere, nel quale appunto Bettinelli-Olpin e Gillett sono assai a loro agio.

Quello che riscatta Abigail dal mero esercizio di stile sono degli attori giusti con le facce giuste (tra cui il compianto Angus Cloud), palate di splatter a go-go (che fanno del film il più sanguinoso del duo) e una elevata dose di (auto)ironia, in particolare nei confronti del genere stesso, ad esempio quando certi tradizionali metodi non sembrano sortire effetto sul “nemico”, mentre un altro, a quel punto a sorpresa, si rivela a dir poco esplosivo; o anche gli stessi nomi che il drappello si dà sono quelli del “Rat Pack” di Sinatra & Co., dal momento che vengono definiti da Lambert proprio un “branco di ratti”, alludendo alle cavie che si apprestano ad essere.

Nel complesso la pellicola è una godibilissima commedia horror, appena al di sopra della media, in grado di non deludere i più e di intrattenere piacevolmente per quasi due ore.

Voto: 7

Paolo Dallimonti