Dal 12 al 15 maggio in due location – il CineTeatro Baretti di Torino e l’Auditorium di Pino Torinese – con diversi registi e artisti presenti.
Tutto ormai è pronto per il quarto Life Beyond Life Film Festival, proposto dall’Università Popolare ArtInMovimento APS e ideato e diretto da Annunziato Gentiluomo. L’inizio del festival al CineTeatro Baretti di Torino (sito in via Baretti, 4) prevede uno slot di corti, alcuni dei quali alla presenza dei registi per un momento di presentazione del proprio film e un rapido Q&A col pubblico.
Si inizierà domenica 12 maggio, alle 15.00, con i saluti del Direttore Artistico Annunziato Gentiluomo e del Direttore alla Programmazione Andrea Morghen, e dell’artista genovese Corrado Leoni, a partire dal cui dipinto è stata realizzata da Samuele Maritan la locandina del quarto LBLFF, dopo i quali verrà proiettato uno slot di cortometraggi fino alle 17.30. Aprirà la kermesse cinematografica internazionale un fuori concorso “Travel to Purgatory” presentato dallo stesso Leoni, a cui seguiranno l’italiano “Lacci” di Ludovico Polignano e il turco “Resurrection under the Ocean” di Serkan Aktaş, dopo il quale troveranno spazio sul grande schermo del Baretti l’italiano “Felicità Cannibale” di Daniel Baldotto, il francese “Delivery to Hell” (sottotitolato in italiano) di Michael Drai e il colombiano “Un caballo en la Alcoba” (con sottotitoli in italiano) diretto da Darío Vargas, in sala per un confronto con i presenti. Quindi sarà la volta di “Di padre in figlio” di Michele Ciardulli e si concluderà con “Prova d’Amore” di Denis Nazzari, entrambi i registi in sala per interloquire con i presenti.
La seconda giornata, invece, comincerà al mattino presso l’IPS Albe Steiner di Torino. Alcuni studenti della scuola, coordinati dal docente Enrico Le Pera, in primis attribuiranno al miglior cortometraggio il Premio Giovani A. Steiner, e poi si confronteranno con Andrea Morghen, il Direttore alla Programmazione del LBLFF, e con i registi Danis Nazzari (“Prova d’amore”) e col colombiano Darío Vargas (“Un caballo en la Alcoba”) che approfondiranno il senso del LBLFF e illustreranno i propri film, rispondendo alle domande dei discenti coinvolti.
Il quarto Life Beyond Life Film Festival riprenderà alle 19.00 di lunedì 13 maggio, presso l’Auditorim di Pino Torinese (sito in piazza M. Montessori, già via Folis 9) con i saluti dell’Assessora Elisa Pagliasso e con l’introduzione di Annunziato Gentiluomo, Andrea Morghen e Matteo Valier. La serata inizierà con la proiezione di “Prova d’Amore” di Denis Nazzari, presente in sala per un confronto col pubblico. A conclusione del Q&A, alle 19.40, saranno proiettati in ordine il cortometraggio italiano “Lacci” di Ludovico Polignano, il corto francese “Delivery to Hell” (con sottotitoli in italiano) di Michael Drai, e, alle 20.15, il lungometraggio greco “Tranzit” di Karolos Zonaras (con sottotitoli in italiano). Dalle 21.40 seguiranno le proiezioni dell’italiano “Di padre in figlio” di Michele Ciardulli, del greco “Dustlight” di Chryssanthi Kouri (con sottotitoli in italiano), del colombiano “Un caballo en la Alcoba” (con sottotitoli in italiano) diretto da Darío Vargas, del canadese “Hotel” di David Curtis e del francese “Dead Dreams Falling” diretto da Craig Murray.
Il LBLFF proseguirà presso l’Auditorium di Pino Torinese nel giorno 14 e 15 maggio, con un ricca programmazione che verrà proposta dalle 15.00 alle 23.00.
Saranno 6 lungometraggi, 6 documentari, 16 cortometraggi e 6 doc shorts e 10 prodotti di Art Movie a concorrere per gli allori della quarta edizione del Life Beyond Life Film Festival (https://www.lifebeyondlife.net/), proposto dall’Università Popolare ArtInMovimento (https://www.unipopaim.it/), in sinergia con l’Associazione Culturale SystemOut (http://www.systemout.org/), l’A.R.E.I. (Afterlife Research and Education Institute) e il Religion Today Film Festival. Collegato con i convegni internazionali “Andare Oltre. Uniti nella Luce” e “Oltre l’Oltre”, il LBLFF si focalizza sui temi escatologici per lo più legati alla vita oltre la vita, e accoglie prodotti cinematografici, provenienti praticamente da tutto il mondo, che trattano l’evento morte, il concetto di destino e le esperienze di medium, channeler e ricercatori spirituali.
A parte i film già citati, nella sezione Lungometraggi, trovano spazio il cinese “Through Life and Death” di Qing Chang, l’italiano “The Goat” di Ilaria Borrelli, il canadese “August so Tragic and Tender” di Bruno Lazaro; dal Bhutan “Pig at the Crossing” di Khyentse Norbu e l’americano “The Hitchhiker Effect” di Zack Van Eyck.
La sezione Documentari vede concorrere l’americano “Life With Ghosts” diretto da Stephen Berkley, l’israeliano “The Return from the Other Planet” di Assaf Lapid, l’indiano “Three sisters in a boat” di Arvind Kumar Appadourai, il danese “Cartwheels & Headaches – A Children’s Hospice from the Inside” diretto da Oskar Enemark Sørensen e Karina Mølgaard Rasmussen, lo spagnolo “Matusalem” di Pere Solés e l’irlandese “Much Ado About Dying” di Simon Chambers.
Fra i Cortometraggi di finzione, a parte quelli già citati, vi sono l’inglese “Stillness” di Rachel Fowler , il cinese “Farewell to Myself” di Shixiong Luo, il greco “Dustlight” di Chryssanthi Kouri, l’americano “Gary Jr.” di Bertha Bay-Sa Pan, il francese “On my father’s grave” di Jawahine Zentar, lo svizzero “Casting di un padre” di Giulia Goy, l’italiano “Au revoir, Melograno (Falling leaves)” di Giacomo Pedrotti, il canadese “Saint-Sacrifice” di Jean-Claude Leblanc e “Heart of Stone” di Tina Kalinic dalla Bosnia and Herzegovina.
Nella sezione Documetari brevi trovano spazio il canadese “The Terrifying Delight of Losing Everything” di Cullen Klassen, il turco “Sultan’s Crown” di Yüksel Çilingir, gli americani “Artifacts of the Present: Portrait of a Printmaker” di Willow O’Feral, Brad Heck e “Prison Terminal: The Last Days of Private Jack Hall” di Edgar Barens, il francese “In the hearts of the livings” di Duclos Marielle e dall’Iraq “The Land Of Buried Women” di Rekawt Hama Tofiq.
Nella sezione ART MOVIE vi sono l’indiano “Moksh – The Quest for Salvation” diBertwin Ravi D’souza e Shampa Gopikrishna, il turco “Resurrection under the Ocean” di Serkan Aktaş, l’iraniano “Malakout” di Farnoosh Abedi, il canadese “Hotel” diretto da David Curtis, l’americano “Together, Laughing” di Claire Maske, il tedesco “Liminal Space: Diving Within” diretto da Anahita Safarnejad Choobary, l’olandese “Death of Logic” di C’Cesirhe Sedney, l’inglese Yours di Flaminia Graziadei e il portoghese “Kafka’s Doll Portugal” diretto da Bruno Simões.
“Quelli citati sono i 44 film in concorso selezionati quest’anno sui 571 film arrivati da tutto il mondo. La qualità estetica è alta e i messaggi veicolati dalle narrazioni molto interessanti. Il festival continua nella sua ricerca, animato da una verve antropologica che lo porta a valorizzare la diversità culturale. Sono ben 22 i paesi che hanno almeno un film in concorso”, precisa il direttore artistico Annunziato Gentiluomo.
Si ricorda che l’evento è patrocinato dal Comune di Pino Torinese, dalla Bimed – Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo -, dall’ASI Settore Arti Olistiche e Orientali, dalla Fondazione per la Salutogenesi Onlus e dalla CNUPI, e vanta tra i suoi partners culturali l’IPS Albe Steiner, l’IIS Bodoni-Paravia, l’Associazione Ghost Hunters, il Collateral 102 e il Koqix e Psiche 2 Edizioni.
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