Il punto focale di “Love Lies Bleeding” è una giovane donna, Lou (Kristen Stewart), bloccata nella sua città natale nel New Mexico. È una direttrice di palestra con molto lavoro da svolgere. Lou non riesce a distogliere lo sguardo da una nuova arrivata in palestra, una donna di nome Jackie (Katy O’Brian), che lavora in un poligono di tiro. Jackie è una vagabonda che ha fatto l’autostop in città in viaggio verso Las Vegas. Lei e Lou diventano amanti la stessa notte in cui si incontrano.
In mezzo all’atmosfera generalizzata di squallidità, i dettagli delle vite dei personaggi principali vengono elusi. Il passato traumatico di Lou viene esaminato solo quanto necessario. Il film, non dà alle due donne molto spazio o tempo per quel tipo di conversazione disinvolta che può rivelare il carattere; condividono poche confidenze e non rivelano osservazioni o opinioni. Ciò che condividono è il desiderio sessuale. La maggior parte delle scene di sesso, per quanto schiette. Alla fine, però, il desiderio sembra essere tutto ciò che definisce il legame delle donne. Il cardine di tutto il film.
Sebbene i ruoli nel film di Glass non siano profondamente definiti, lei si diverte comunque con la presenza e i modi dei suoi attori, le cui formidabili personalità escono dagli stretti legami della trama . E sebbene la parte di Jackie sia più una vetrina che una vera sfida, è bello vederle avere più tempo sullo schermo e una maggiore varietà di situazioni in cui sviluppare il suo talento. Alla Stewart, ovviamente, non sono mancati i ruoli da protagonista, ma “Love Lies Bleeding” fa molto di più che mettere in luce la sua abilità artistica distintiva; suggerisce aspetti della sua recitazione che rimangono inutilizzati. Il suo potere da star è atipico: perché la sua recitazione sembra quasi non recitare ma con una potenza espressiva che conquista.
Voto 7
VC