Scheda film
Soggetto, Sceneggiatura e Regia: Paolo Sorrentino
Fotografia: Daria D’Antonio
Montaggio: Cristiano Travaglioli 
Scenografie: Carmine Guarino
Costumi: Carlo Poggioli
Musiche: Lele Marchitelli 
Suono: Emanuele Cecere
Italia, 2024 – Drammatico – Durata: 136′
Cast: Gary Oldman, Stefania Sandrelli, Luisa Ranieri, Celeste Dalla Porta, Dario Aita, Silvio Orlando, Isabella Ferrari
Uscita in sala: 24 ottobre 2024
Distribuzione:
 Piper Film

Un film alla ricerca di una sporca bellezza

Parthenope è una ragazza molto bella che è nata come la sirena, da cui prende il nome, in acqua, mentre la madre viene sostenuta da tre donne durante il travaglio. La sua giovinezza, la sua bellezza, la sua fragilità e la sua determinazione la rendono sfuggevole, perduta nell’immensità della vita e naturalmente cercata da tutti gli uomini che incontra. Tutti rimangono affascinati dalla sua bellezza, anche suo fratello Armando che la ama segretamente e così Sandrino che la spia, la cerca, la desidera, perché è il suo primo e forse unico amore. Parthenope vive in una famiglia benestante e ha sempre la risposta pronta. Incanta tutti, anche lo scrittore Cheever, interpretato magnificamente da Gary Oldman, che la ammalia con le sue frasi poetiche. Ma la sua stessa natura la porta a scontrarsi con la tragedia e a non comprendersi fino in fondo. Anche l’incontro con il suo professore di antropologia, Devoto Marotta, interpretato da un Silvio Orlando, un attore straordinario (in odore di un qualche premio), che sarà per Parthenope una figura paterna, uno scoglio su cui fermarsi un attimo per capire cosa le succeda attorno, non sarà però sufficiente a preservarla dal suo destino. Anche se l’aiuterà finalmente a trovare una propria via di felicità.
Sorrentino racconta Napoli attraverso la storia di una donna che dalla nascita fino alla pensione percorre la sua esistenza, fra ricordi e sogni in un incanto di sole e mare. Le esperienze di Parthenope sono le tappe di un racconto per cercare di contenere la bellezza della vita, ma anche la sua tragicità, solitudine, abbandono. Non tutto ciò che accade a Parthenope ha senso, come non ha senso pensare che esista un modo per raccontare un’esistenza e d’altra parte le sue immagini coinvolgenti, a volte surreali, esagerate, che traboccano la bellezza incontenibile, macchiata, peccaminosa, di una vita e di una città. In questo modo di raccontarla e fotografarla Sorrentino riesce a tenere ferma l’immagine di Napoli fino alla fine, con solo qualche sbavatura, inevitabile perché la protagonista è al centro di tutto, sempre, con un’intensità difficile da mantenere per un intero film.  Non racconta molto, ma lo racconta benissimo.

Voto: 8

Fulvio Caporale