Al via da martedì 29 ottobre, la 24° edizione di Trieste Science+Fiction Festival, la più importante manifestazione italiana dedicata al genere fantastico, che proseguirà fino a domenica 3 novembre nel capoluogo giuliano.
Organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground, la manifestazione porta sul grande schermo le migliori produzioni di genere fantastico, con oltre 50 anteprime cinematografiche mondiali, internazionali e nazionali, tre concorsi alla presenza di registi, attori e autori da tutto il mondo e tantissimi eventi collaterali come masterclass, presentazioni di libri, mostre, feste, mercatini e iniziative per tutta la famiglia. La 24° edizione del Trieste Science+Fiction Festival si svolgerà presso il Politeama Rossetti, che ospiterà i film in concorso, il Teatro Miela, con un’offerta che spazia dai corti ai documentari fino ai classici in versione restaurata, i film di mezzanotte e una nuova proposta di opere più sperimentali, il nuovo Sci-Fi Dome, dove si svolgeranno gli eventi extra della manifestazione, e la Sala Xenia che accoglierà i numerosi appuntamenti in programma legati alla letteratura di genere.
The Substance (Coralie Fargeat). Elisabeth Sparkle (Demi Moore) non è più quella diva del passato, cui venne perfino dedicata una stella sulla Walk of Fame di Hollywood, ma, superati i cinquant’anni, si ritrova relegata in TV a condurre un programma di aerobica. Quando il canale televisivo per cui lavora non la vuole più, si deciderà ad usare una “Sostanza”, misteriosamente suggeritale da un ambiguo medico in ospedale dopo un incidente, dando origine ad una nuova versione di lei (Margaret Qualley), più giovane, più bella, più perfetta, dividendo il tempo e il mondo una settimana a testa. Dimenticando di essere pur sempre due facce della stessa medaglia, aspetto a dir poco fondamentale, la nuova versione inizierà a rubare del tempo all’altra, con conseguenze disastrose per entrambe… Coloratissimo e, nel finale, splatterosissimo horror vincitore del premio per la migliore sceneggiatura all’ultimo Festival di Cannes, il film di Coralie Fargeat è una denuncia sotto forma di metafora della medicina estetica, del rifiuto di certe donne famose di invecchiare e del desiderio di trasformarsi così in qualcosa di molto lontano da loro stesse, come anche della fama e del successo. Una grandissima Demi Moore, in un ruolo coraggioso, non avendo mai fatto mistero di vistosi ritocchi estetici alla propria persona, è affiancata da un’altrettanto gigantesca Margaret Qualley, perfetta nel ruolo del doppio. Un film forte e diretto, ma anche molto divertente. Da non perdere! Out of competition. Voto: 8
Mads (David Moreau). Pensate ad una sorta di 28 giorni dopo girato in un unico, adrenalinico piano sequenza. Un misterioso virus conduce alla pazzia chiunque ne venga contagiato, assumendo forza sovrumana a contatto con la luce e acquisendo una particolare conformazione degli occhi, che appaiono luminosi al buio. Seguiamo le vicende di Romain, che entra in contatto con una inquietante e disperata paziente appena fuggita da un qualche centro sperimentale di contenzione, dando il via alla diffusione del morbo; di Anais, la sua fidanzata, la successiva contaminata; di Julia, sua amica, ma anche amante di Romain, in fuga dagli altri due. Il tutto mentre in stato di allerta delle forze speciali stanno dando caccia spietata ai contagiati… Da David Moreau, con Them padre putativo dell'”home invasion”, uno “zombie movie” girato in cinque giorni, di cui quattro di prove, che restituisce una tensione altissima, senza mai perdersi lo spettatore. Finale apertissimo (e divisivo), tra un briciolo di speranza o invece un pessimismo cosmico. Méliès competition. Voto: 7
Dal nostro inviato Paolo Dallimonti.