Scheda film

Regia: Fausto Brizzi
Soggetto e sceneggiatura: Fabio Bonifacci, Fausto Brizzi, Marco Martani
Fotografia: Mark Melville
Montaggio: Luciana Pandolfelli
Scenografie: Maurizio Leonardi
Costumi: Elena Minesso
Musiche: Paolo Buonvino
Italia, 2013 – Commedia – Durata: 94’
Cast: Diego Abatantuono, Claudio Bisio, Raoul Bova, Carlo Buccirosso, Cristiana Capotondi, Angela Finocchiaro, Claudia Gerini, Rosalia Porcaro
Uscita: 19 dicembre 2013
Distribuzione: Medusa Film

 Natale con i tuoi

Cine-Panettone oppure no, la sostanza non cambia, perché puntuale come il Natale c’è solo il film di Natale, quello che da decenni le produzioni e le distribuzioni nostrane non mancano di farci trovare sotto l’albero. Per cui cambiano le definizioni, variano gli ingredienti che di volta in volta vanno a comporre e modificare la ricetta tradizionale (registi, ambientazioni geografiche, cast e via dicendo), ma quello che a conti fatti approda sugli schermi durante le festività, vuoi o non vuoi, anche cambiando punto di vista, è sempre la stessa minestra riscaldata. Così tra il Pieraccioni di turno (Un fantastico via vai) e l’immancabile Neri Parenti (Colpi di fortuna), a fare la voce grossa ci prova Fausto Brizzi con la sua prima irruzione da regista nel periodo natalizio, dopo avere firmato con il sodale Martani una mezza dozzina di sceneggiature di alcuni Cine-Panettoni del recente passato. Tocca proprio all’autore di Notte prima degli esami il compito di portare nelle sale a partire dal 19 dicembre la pellicola targata Medusa, che con ben 650 copie a disposizione proverà a conquistare il gradino più alto dell’ambito box office.
Con Indovina chi viene a Natale?, il regista e sceneggiatore romano prova, riuscendoci, a cambiare in maniera piuttosto evidente veste ad un filone decisamente logoro. Ma come vedremo, si tratterà solamente di una magra consolazione. Lo fa affiancando alla drammaturgia ampiamente codificata del sottogenere in questione, lo schema e le caratteristiche ormai riconoscibilissime del suo cinema. In esso trovano spazio una moltitudine di storie e personaggi che vanno a confluire in una sola, mescolando l’ironia di fondo della commedia vecchio stile, figlia degli sketch e delle gag, alle venature rosa della sottotraccia sentimentale, con l’aggiunta tanto per gradire di qualche spunto di riflessione su tematiche più o meno socialmente rilevanti. Quest’ultimi perlomeno aggiungono un po’ di spessore al plot, altrimenti dedito in tutto e per tutto alla frivolezza e alla risata a buon mercato, che come accaduto anni or sono ha finito con lo scivolare nella volgarità. In tal senso, l’ultima fatica dietro la macchina da presa di Brizzi, dopo le prove incolori di Com’è bello far l’amore e Pazze di me, non si limita a strappare sorrisi, ma tenta di inserire nel racconto centrale una traccia più seriosa. L’handicap del Francesco (ha perso l’uso di entrambe le braccia) interpretato da Raoul Bova e il percorso di accettazione da parte dei genitori della sua futura moglie, conosciuti in occasione delle feste natalizie, diventa di fatto il tema del quale si accennava in precedenza. Si finisce con l’esorcizzare un tema delicato come la disabilità, passando attraverso un tipo di cinismo non sempre calibrato e una morale che a tratti riesce a diventare persino stucchevole.
Per il resto, si ride a singhiozzo e quando ciò accade è perché nel cast ci sono Bisio e Abatantuono che riescono a tirare fuori il meglio dalle loro apparizioni (vedi le scene dello spumante corretto all’aceto e della telefonata dell’amante brasiliano). Dal canto suo, Brizzi continua a replicare la medesima architettura, proponendoci per l’ennesima volta una storia ad episodi convergenti (Ex su tutti), retta neanche a dirlo dalla coralità, dal classico gioco delle coppie e da un mix di registri più o meno comici. E come se non bastasse a venire meno è anche l’originalità del racconto, con il regista stesso e i restanti sceneggiatori impegnati a scopiazzare qua e là da film come Il peggior Natale della mia vita (la parte che vede impegnato il Domenico interpretato da Bisio) o Indovina chi viene a cena (la parte che vede il Francesco interpretato da Bova che invece di essere di colore come il co-protagonista del classico del 1967 diretto da Stanley Kramer, è un diversamente abile). Il tutto calato per l’occasione nel mood natalizio del “vogliamoci bene”, con la famiglia di turno riunitasi sotto lo stesso tetto per appianare vecchie divergenze e mettere fine a gelosie e incomprensioni. 

Voto: 5

Francesco Del Grosso