Scheda film

Regia: Jimmy Hayward
Soggetto: David I. Stern e John J. Strauss
Sceneggiatura: Scott Mosier e Jimmy Hayward
Montaggio: Chris Cartagena
Scenografie: Kevin R. Adams
Musiche: Dominic Lewis
Suono: Danielle Dupre
USA, 2013 – Animazione/Fantastico – Durata: 91′
Cast: Owen Wilson (Nanni Baldini), Woody Harrelson (Roberto Pedicini), Amy Poheler (Daniela Calò), Dan Fogler (Marco Mete), George Takei (Lucio Saccone)
Uscita: 28 novembre 2013
Distribuzione: Adler Entertainment

 Senza il becco d’un tacchino

Cosa fareste se foste un tacchino statunitense e veniste a conoscenza della possibilità di viaggiare nel tempo? Ovvio: tornereste nell’anno di grazie 1621, all’epoca dei padri pellegrini e cerchereste di stroncare sul nascere la tradizione di festeggiare il giorno del Ringraziamento con un esemplare della vostra specie cucinato a dovere!
Reggie è un tacchino un po’ differente da tutti i suoi simili: a parte il colore violaceo, non si stanca di ripetere ai suoi compagni come tutto quel cibo dispensato loro a piene mani dal padrone sotto sotto nasconda qualcosa, tanto da finire presto emarginato. Quando verrà scelto dal Presidente degli Stati Uniti come tacchino da graziare, proseguirà i suoi giorni a Camp David ad abbuffarsi di pizza e televisione. Ma Jake, un altro pennuto un po’ svitato, acceso ideatore ed unico membro del “Fronte per la liberazione dei tacchini”, lo coinvolgerà in una disperata missione: irrompere nei laboratori governativi segreti per infilarsi nell’ultimo dispositivo sperimentale denominato S.T.E.V.E. e viaggiare a ritroso nei secoli per tornare a prima dell’istituzione della Festa del Ringraziamento e cambiare per sempre il menù nazionale. Inutile dire che l’impresa, pur sostenuta dai tacchini indigeni, si rivelerà tutt’altro che facile…
Free birds – Tacchini in fuga ha innanzitutto dalla sua parte una trama così scombiccherata e folle che gli autori del soggetto David I. Sterns e John J. Strauss hanno così riassunto: “Due tacchini tornano indietro nel tempo al primo Ringraziamento per riuscire a togliersi dal menù”. Tra tacchini parlanti, viaggi nel tempo con paradossi degni di Terminator ed il dissennato tentativo di cambiare le abitudini alimentari di un’intera nazione il copione spiazza continuamente e funziona a meraviglia.
Il regista Jimmy Hayward, già autore del pregevole Ortone e il mondo dei Chi e del live-action Jonah Hex, uscito da noi solo in home-video, realizza un lungometraggio in animazione digitale davvero originale, con le giuste sottotrame ed un pizzico di follia e quindi con tutte le carte in regola per intrattenere un pubblico di grandi e piccini.
E non manca neanche la metafora socio-storica: impossibile non ravvisare infatti nei tacchini indigeni, adornati di piume colorate ed ansiosi di riscatto, gli stessi indiani d’America, il cui massacro fu ben più grave, storicamente e non solo, di quello perpetrato ogni anno ai danni dei succulenti pennuti. 

Voto: 6 e ½

Paolo Dallimonti

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