Scheda film
Regia: Pascal Chaumail
Soggetto: Philippe Mechelen
Sceneggiatura: Laurent Zeitoun, Yohan Gromb
Fotografia: Glynn Speeckaert
Montaggio: Dorian Rigal-Ansous
Scenografia: Hervé Gallet
Costumi: Véronique Perier, Laetitia Bouix ,Béatrice Cousson
Musiche: Klaus Badelt
Suono: Jullien Sicart, Thomas Gaudier, Jean Goudier
Francia, 2012 – Commedia – Durata: 104’
Cast: Dany Boon, Diane Kruger, Robert Plagnol, Alice Pol, Jonathan Cohen, Bernadette Le Sache’, Etienne Chicot, Laure Calamy, Malonn Lévana, Olivier Claverie, Jean Yves Chilot, Muriel Solvay
Uscita in Italia: 19 settembre 2013
Distribuzione: Medusa Film
L’uomo giusto al momento sbagliato
E se per sposare l’uomo della vostra vita foste costretti a sposarne prima un altro? Il paradosso è evidente ma la scaramanzia non è mai abbastanza quando in ballo c’è una maledizione che si tramanda di generazione in generazione tra le donne di famiglia secondo la quale il primo matrimonio non è mai quello giusto.
Non sareste anche voi disposti a tutto pur di allontanare la maledizione? E se l’unica soluzione fosse un matrimonio lampo con uno sconosciuto incontrato su un aereo? Di certo trovare un” pollo da sposare” non è difficile per Isabelle (Diane Kruger): una bionda-occhi azzurri, seducente e radiosa. Ancora più facile se il pollo in questione è Jean-Yves (Dany Boom), un giornalista di una guida turistica, goffo, logorroico, e maldestro.
Dal primo incontro al matrimonio il passo è breve, ma portare a termine il piano non sarà altrettanto facile. I due si ritrovano infatti a dover passare molto più tempo insieme di quanto Isabel avesse sperato. I personaggi, completamente agli antipodi, sono diversi almeno quanto i loro interpreti, ma l’improbabile incontro tra l’attrice tedesca alleata dei Bastardi senza Gloria e il doganiere francese di Niente da dichiarare, è un completo successo. Mentre Diane Kruger si immerge con grande semplicità e credibilità nella dimensione comica, Dany Boom mostra un inaspettata vena drammatica.
Romanticismo e comicità si mischiano a commozione e dolcezza, mano a mano che i protagonisti si conoscono. Jean-Yves non è in fondo quel petulante omino che appare all’inizio del film, non è esattamente “il pollo” che Isabelle avrebbe voluto incastrare ma solo l’uomo giusto al momento sbagliato. E’ proprio questa parabola evolutiva dei personaggi, dotati di spessore e credibilità, che riporta sul piano della realtà una trama per alcuni versi irreali.
Ciò che si apprezza del film sono poi le scelte di regia (Pascal Chameil), in particolare l’originale e coinvolgente espediente narrativo, e la semplicità e suggestività delle scene girate in Kenya e a Mosca.
Un piano perfetto è un esempio ben riuscito di commedia emotiva, per niente banale sebbene spensierata e divertente.
Voto: 7
Elisa Arbia