Scheda film

Regia: Christelle Raynal
Soggetto: Christelle Raynal e Francis Nief (adattamento)
Sceneggiatura: Francis Nief
Fotografia: Eric Guichard
Montaggio: Philippe Bougueil
Scenografie: Samantha Gordowski
Musiche: Matthieu Gonet
Suono: Pascal Jasmes
Francia/Belgio, 2012 – Commedia – Durata: 84′
Cast: Elisa Zylberstein, Franck Dubosc, Audrey Lamy, Arié Elmaleh, Louise Monot, Lannick Gautry, Shirley Bousquet, Mathias Mlekuz
Uscita: 25 luglio 2031
Distribuzione: Notorious Pictures

 E se invece…

Cosa succederebbe se si avesse l’opportunità di cambiare il corso degli eventi? È questa la domanda attorno alla quale ruota Se sposti un posto a tavola di Christelle Raynal, una colorata commedia romantica che gioca con le possibilità del destino e con tutto il bagaglio di ipotesi ed equivoci che queste portano con sé.
Eric e Marie sono stati una coppia per diversi anni e anche quando le loro vite sentimentali hanno preso strade diverse sono sempre rimasti in contatto: ora però la giovane donna ha sposato il suo nuovo compagno e per i due, dopo un ultimo incontro rubato a pochi minuti dall’inizio del banchetto nuziale, non sembra esserci più spazio per un futuro insieme. Eppure forse non tutto è perduto: quando i segnaposto di un tavolo già imbandito cadono a terra, rendendo imperscrutabile l’ordine prestabilito, l’arduo compito di risistemarli tocca ad Eric, consapevole che una diversa disposizione potrebbe generare dinamiche profondamente differenti, trasformando il futuro che verrà.
“Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia” sostiene l’aritmetica, ma si sa che gli esseri umani sono sottoposti a variabili decisamente più imprevedibili di quelle legate a numeri e calcoli e così Christelle Raynal – al suo esordio alla regia di un lungometraggio dopo una serie di esperienze nel settore della pubblicità – firma un film che strizza l’occhio da un lato alle classiche commedie romantiche ad ambientazione matrimoniale e dall’altro ai diversi filoni narrativi ispirati dagli scherzi del destino.
L’amore – con i suoi patimenti e contraccolpi – è senza dubbio il fulcro della narrazione ma il film, accanto al sentiero maestro tutto improntato ai sentimenti, si apre a un ritratto più ampio, con una carrellata di spaccati umani variegatissimi, il cui comune denominatore è però l’insicurezza dettata dai piccoli grandi fallimenti della vita quotidiana, dai sogni sfumati, dalle delusioni: con un generale mood caricaturale Christelle Raynal firma un progetto aggraziato e curato, che strizza l’occhio alla tradizione della commedia romantica francese, giocando sulla commistione di toni, spaziando da segmenti più “irriverenti” a parentesi più trasognate. La freschezza di Se sposti un posto a tavola però non lo rende immune da quell’effetto déjà vu che diverse volte occhieggia nel corso dello sviluppo della storia, dettato dall’essenza di veri e propri guizzi di originalità: d’altronde il film è costruito sulla base di presupposti e schemi piuttosto inflazionati senza reinventarne i tratti o tramutarne le potenzialità e il risultato è godibile ma certamente non così travolgente. La storia non sembra mai riuscire a decollare, forse anche per via di una sceneggiatura non così coinvolgente e accattivante e il pur pregevole lavoro del cast – un team di attori ben assortito capace di adattarsi ai diversi volti dei personaggi – non sembra riuscire a supplire a certe mancanze.
Gradevolezza e imperfezione si fondono in questo esordio colorato e disimpegnato che riflette sui tanti possibili volti dell’amore, sui rapporti fra gli individui e sulla liberazione dalle proprie insicurezze: come nella più classica delle love-story cinematografiche impacci di tutti i giorni e slanci favolistici si intrecciano in tutt’uno ma malgrado il tono spigliato agrodolce che pervade tutta la pellicola Se sposti un posto a tavola – sorridente inno alla speranza e al riscatto dalle proprie inquietudini – finisce per pagare il prezzo della monotonia e della ripetitività. 

Voto: 5 e ½

Priscilla Caporro

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