Scheda film
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: James Demonaco
Fotografia: Jacques Jouffret
Montaggio: Peter Gvodzas
Scenografie: Melanie Jones
Costumi: Lisa Norcia
Musiche: Nathan Whitehead
USA/Francia, 2013 – Fantascienza/Thriller – Durata: 85′
Cast: Ethan Hawke, Lean Headey, Max Burkholder, Adelaide Kane, Edwin Hodge, Rhys Wakefield, Tony Oller
Uscita: 1° agosto 2013
Distribuzione: Universal Pictures
Chi è senza peccato…
I generi, come la fantascienza e l’horror, hanno da sempre meditato su tematiche sociali, creando valide ed interessanti metafore: da La fuga di Logan a Rollerball, da I sopravvissuti (Soylent Green) a Brazil, passando per gli Zombi di Romero ed Essi vivono di Carpenter. In questo La notte del giudizio, che parte da un’idea tanto forte da poter essere in teoria tranquillamente esaurita in un cortometraggio, si coniugano entrambe le categorie cinematografiche, con ambizioni perfino politiche.
Si immagina che nel 2022 gli Stati Uniti d’America siano una nazione, risorta dal collasso in cui era precipitata, in virtù di una curiosa trovata: i nuovi Padri Fondatori hanno stabilito che una volta l’anno, il 21 marzo, per una notte in cui tutti i servizi di emergenza saranno interrotti, il crimine sia legalizzato ed i cittadini possano perciò dar fondo ai propri rancori ed alla violenza più sfrenata. Protagonista della vicenda è James Sandin (Ethan Hawke, nuova icona dell’horror), venditore di sistemi di allarme che si è arricchito in poco tempo grazie alla “Notte dello Sfogo” (il che già non promette bene…), il quale, appena iniziate le lunghe ore della vendetta, riceve in primis la visita del fidanzato non ben intenzionato della figlia ed in secundis quella di un senzatetto di colore, che il figlio minore farà entrare in casa, inseguito da una banda di giovanottoni decisi, costi quel che costi, a catturare la loro agognata preda.
Il film, scritto e diretto da James Demonaco, in realtà molto prevedibile, si dirige presto verso la tipica situazione degli intrusi in casa, come Terrore cieco o The strangers, diluendo rapidamente quell’aura “politica” di cui si era ammantato all’inizio, quando aveva fatto capire come “lo Sfogo” avesse inasprito la questione sociale, allargando il divario tra i ceti (i ricchi possono proteggersi, quindi ci si può sfogare solo con o tra i poveri), pur permettendo di ripianarlo “semel in anno”, naturalmente in sfavore dei meno abbienti. Però, dopo una metà ostinatamente, forse eccessivamente claustrofobica, quando i giovanotti violentemente dandy riescono ad introdursi in casa Sandin, la Bestia esce davvero fuori, il campo di battaglia si spalanca oltremodo e la famiglia apparentemente felice, anche per istinto di sopravvivenza, non darà esattamente prova di magnanimità, almeno in parte. Ed il film inizia a fare sul serio. Come ulteriore giro di vite, una volta aperta la breccia della casa super-sicura, anche qualcun altro troverà il modo di sanare più d’un conto…
La riuscita intuizione de La notte del giudizio, al di là dell’idea originale, sta nel fatto che la violenza non venga spettacolarizzata, come ne L’implacabile o nella recente trilogia appena iniziata di The hunger games, ovvero data alle masse per distrarla dai reali problemi del mondo, mentre viene qui “interiorizzata”, ripresa solo dalle telecamere di sicurezza, come mostrato sotto i titoli di testa, e riutilizzata l’indomani per sancire l’utilità dell’iniziativa ripetuta annualmente. Poiché in fondo la violenza è dentro di noi, animali non così evoluti come crediamo di essere, pronta ad uscire ad ogni minima occasione
La notte del giudizio, con la sua estetica velatamente camp ammiccante agli anni settanta, e pur con un inevitabile moralismo di fondo, risarcendo tutti con una certa dose di “giustizia”, in finale sembra ricordarci, come recitava l’esagitato professor Onorato Spadone, interpretato da Giorgio Bracardi nell’ormai proverbiale trasmissione radiofonica “Alto Gradimento”, che “l’uomo è una bestia”.
Voto: 6 e ½
Paolo Dallimonti
IL PIANO
PERCHÉ NON PARTECIPATE?
ETHAN HAWKE (sottotitoli in italiano)
LENA HEADEY (sottotitoli in italiano)
IL REGISTA JAMES DeMONACO (sottotitoli in italiano)
IL PRODUTTORE JASON BLUM (sottotitoli in italiano)
CATENE A PORTE E FINESTRE