Scheda film

Regia: Enrique Gato
Soggetto: Javier López Barreira e Gorka Magallón
Sceneggiatura: Verónica Fernández, Jordi Gasull, Neil Landau, Ignacio del Moral e Diego San José
Montaggio: Alexander Adams
Musiche: Zacarías M. de la Riva
Spagna, 2012 – Animazione/Avventura – Durata: 90′
Cast di voci: Michelle Jenner (Alessia Amendola), Adam James (Simone D’andrea), Josè Mota (Marco Mete), Carles Canut (Pino Ammendola), Miguel Ángel Jenner (Massimo De Ambrosis)
Uscita: 11 aprile 2013
Distribuzione: Eagle Pictures

 Il predatore dell’animazione perduta

Taddeo fin da piccolo ha sempre voluto fare l’esploratore, ma, ormai grande, non è riuscito ad essere più che un muratore, peraltro spesso con la testa fra le nuvole, persa a sognare grandi avventure. Tant’è che sovente si reca ancora a trovare il suo amico archeologo, il professor Humbert, per mostrargli improbabili ritrovamenti. Quando lo studioso sta per partire alla volta del Perù, per unire la sua metà chiave con quella del collega Lavrof, già in loco, al fine di accedere alla Città Perduta di Paititi, per un fortuito incidente Taddeo si ritrova a prendere il suo posto. Per il nostro eroe, in compagnia del suo cagnolino Freddy, sarà finalmente l’occasione di vivere un’avventura tutta sua, che lo metterà a confronto con una spietata compagnia di cacciatori di tesori, una bella e coraggiosa archeologa, il suo mito, l’esploratore Max Mordon, mummie secolari, un pappagallo dall’imponente personalità ed una guida dalle mille risorse…
In Spagna, come testimonia il recentemente distribuito da noi Le avventure di Fiocco di Neve di Andrés G. Schaer, si continua a produrre un cinema “medio”, dal budget non elevatissimo e destinato prevalentemente alle famiglie, di cui da noi s’è ormai persa traccia. Se poi tale cinema è pure d’animazione, la ricerca sprofonda nella notte dei tempi, poiché recenti tentativi nazionali sono opere dai budget inevitabilmente ampi, come Gladiatori di Roma di Straffi e Pinocchio di D’alò. Ulteriore perla di codesto tipo di produzioni è questo Le avventure di Taddeo l’esploratore, che, già dal titolo originale (Las aventuras de Tadeo Jones) ammicca ai film di Spielberg dedicati al più celebre esploratore di tutti i tempi, interpretato da Harrison Ford: il professor Indiana Jones è citato in tutti i modi, soprattutto il primo episodio delle sue avventure, I predatori dell’arca perduta, ma questo per la pellicola di Enrique Gato (che già al suo personaggio aveva dedicato un paio di cortometraggi) costituisce un punto di forza, più che un difetto. Il suo film possiede infatti tutta quella serie di topoi dei cosiddetti “cliffhanger”, oltre ad infinite altre citazioni, da bastare per un’intera saga: antagonisti temibili (anche più dei nazisti “jonesiani”), ambigui beniamini, bellezze pronte ad innamorarsi, tesori pericolosi e via così. Aggiungetevi quella compagine “animale” irrinunciabile per una pellicola d’animazione, qui un pappagallo muto che si esprime tramite cartelli (ricalcato fin troppo sugli “Angry Birds”) ed un cane decisamente in gamba, oltre ad un pizzico di ispanica follia e capirete perché Le avventure di Taddeo l’esploratore, aiutato dal 3D in cui viene anche proiettato nelle sale, abbia una marcia in più rispetto ad altre opere d’animazione europee e non deluderà di certo il pubblico che gli si vorrà affidare per un’ora e mezza di sano e sfrenato divertimento! 

Voto: * * *½

Paolo Dallimonti