Scheda film
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Giacomo Durzi, Giovanni Fasanella
Fotografia: Beppe Gallo
Montaggio: Tommaso Valente, Francesco De Matteis, con la supervisione di Paola Freddi
Musiche: Valerio Vigliar
Suono: Valeria Cocuzza
Italia, 2012 – Documentario – Durata: 74′
Uscita: 5 febbraio 2013
Distribuzione: Intramovies Picks
Sale: 1
Noi (ci) credevamo
S.B., ossia Silvio Berlusconi, al di là delle alterne vicende economiche e politiche, possiede almeno sette vite come i gatti. Quella terrena – ebbene sì, come tutti noi, anche lui ne ha una! – è iniziata il 29 settembre 1936 ed ancora, malgrado gli accidenti inviatagli da una minoranza (elettorale) di italiani, sembra lungi dal concludersi; quella imprenditoriale vide luce nel 1963 con la fondazione dell’impresa edile Edilnord sas; quella televisiva trae origine dall’acquisto nel 1978 dell’allora TV via cavo “Telemilano”; quella sportivo-calcistica cominciò nel 1986 comprando l’A.C. Milan; quella nel campo della grande distribuzione trae origine nel 1988 dal rilevamento del gruppo Standa; quella editoriale iniziò nel 1990 quando rilevò la Mondadori; quella politica è iniziata nell’inverno del 1993 con l’ormai proverbiale “discesa in campo”, che lo portò a fondare il movimento “Forza Italia” ed alla conseguente, inaspettata vittoria delle elezioni politiche del 1994; da allora, pur con le dovute sconfitte ed interruzioni, la sua figura ha dominato la scena politica nazionale.
Ed è proprio su quest’ultima “vita” che il documentario S.B. Io lo conoscevo bene di Giacomo Durzi e Giovanni Fasanella vuole mettere l’accento. Tralasciando i numerosi film di finzione incentrati sul personaggio Silvio Berlusconi (Il caimano, Shooting Silvio, Ho ammazzato Berlusconi e l’inedito Bye bye Berlusconi), non si contano neanche i documentari che ha ispirato. Dalle docu-fiction di Deaglio Quando c’era Silvio e Uccidete la democrazia! a quelli stranieri come “Sua maestà” Silvio Berlusconi di Stéphane Bentura e Citizen Berlusconi di Andrea Cairola e Susan Gray, fino al clamoroso autogol del recente Silvio forever di Roberto Faenza e Filippo Macelloni, che non diceva nulla di nuovo e virava nel macchiettismo, passando per opere che lo hanno toccato, neanche troppo tangenzialmente, quali Berlusconi, Affaire Mondadori di Mosco Boucault, i due affilati film di Sabina Guzzanti Viva Zapatero! e Draquila – L’Italia che trema ed il pretestuoso e ridondante Videocracy di Erik Gandini.
S.B. Io lo conoscevo bene più di ogni altra indagine su Silvio Berlusconi colpisce nel segno perché in maniera intelligente affronta il fenomeno partendo dall’interno, dal suo cuore: dall’avvocato Vittorio Dotti a Gabriella Carlucci, da Giuliano Ferrara al “gladiatore” Francesco Gironda, dal generale degli Alpini Luigi Manfredi al magistrato Tiziana Parenti, dal giornalista Paolo Guzzanti, osservatore della “Mignottocrazia”, allo psichiatra Alessandro Meluzzi fino ancora a Benedetto Della Vedova, sfilano alcuni di quelli che furono sostenitori di Forza Italia fin dalla prima ora, ora quasi tutti pentiti, per raccontare davanti alla telecamera che cosa li illuse allora e che cosa li ha delusi oggi. Nelle vesti di “jolly” completano le testimonianze Paolo Pillitteri, forse più noto per essere il cognato di Bettino Craxi che un ex sindaco di Milano, l’ex direttore di Publitalia ’80 Armando Cicero, il regista di scuderia Fininvest Davide Rampello e l’ex D.C. Paolo Cirino Pomicino, il quale prova a dare anche un’arguta e goliardica spiegazione “medico-politica” del “Bunga-Bunga”.
Il risultato è un documentario molto godibile ed interessante che, pure attraverso colorate animazioni, racconta episodi inediti ed anche inattesi della creazione di “Forza Italia”, costruendo una propria e comunque oggettiva spiegazione del Berlusconismo, dalla nascita delle televisioni private alla discesa in campo fino ancora alle dimissioni politiche. Davvero da non perdere!
RARO perché… Silvio Berlusconi è ancora materia delicata…
Note: il film esce solo al Politecnico Fandango di Roma.
Voto: * * * *
Paolo Dallimonti