Scheda film

Regia: Ray Manzarek
Soggetto e Sceneggiatura: Frank Lisciandro
Fotografia: Paul Ferrara
Montaggio: Richard Ross
Musiche: The Doors
Suono: Bruce Botnick
USA, 2012 – Documentario – Durata: 135’
Cast: Jim Morrison, Ray Manzarek, Robby Krieger, John Desmore
Uscita: 27 Febbraio 2013
Distribuzione: Microcinema

 Nostalgie Psichedeliche

L’incipit del documentario è segnato da una scritta bianca su uno sfondo nero :”Avreste dovuto esserci”. Una frase di questo tipo lascia molte aspettative allo spettatore che sta per guardare il documentario sullo storico concerto dei Doors all’Hollywood Bowl di Los Angeles del 1968, aspettative che per fortuna verranno pienamente soddisfatte durante tutto il film.
Come introduzione il regista del documentario, non che tastierista della band, Ray Manzarek ci offre una serie di interviste: ai membri dei due gruppi che aprirono i Doors ai tempi (i Chambers Brothers e gli Steppenwolf); a Bruce Botnick, ossia il fonico dell’epoca (che oggi si è occupato del restauro del suono riuscendo, partendo da una registrazione su un otto piste a bobina, ad arrivare ad un audio surround 5.1) e agli stessi componenti del gruppo ancora in vita, ossia lo stesso Manzarek (tastiere), Robby Krieger (chitarra), John Desmore (batteria), che hanno rivissuto nell’intervista, attraverso i loro ricordi, quel live così importante per la storia di tutto il rock americano e mondiale.
Dopo questa doverosa introduzione, che ci permette di capire le condizioni in cui fu realizzato lo show nel ‘68, per poter immergerci più consapevolmente nella sua atmosfera, le luci si spengono, si fa silenzio e che la musica cominci. Jim Morrison si muove in maniera sinuosamente ondulata (probabilmente a causa degli acidi che aveva assunto prima di salire sul palco), accompagnato dalla musica marcatamente psichedelica degli altri componenti della band; gli intro delle canzoni dei Doors sono sempre molto dilatati e spesso quasi recitati da Morrison, la musica è soffusa e apparentemente tranquilla, fino a quando all’improvviso non scoppia, in un fragore di rabbia ed energia, con tutti gli strumenti al massimo ed il cantante che urla nel microfono, sfogando tutto il silenzio accumulato fino ad ora. L’esplosione della psichedelia è totale, tuttavia i chiari richiami blues sottolineano la forte connotazione malinconica e disperata, che in Jim Morrison (che durante tutta l’esibizione alterna momenti di introspezione a momenti scherzosi e iper attivi) è sempre stata molto presente.
Le scelte registiche risultano molto azzeccate: sebbene non sia una regia particolarmente complessa, l’alternanza di panoramiche su tutto il gruppo, con dietro un muro di amplificatori (venti per Manzarek e altri venti per Krieger, che tuttavia ebbe qualche problema con il sound, tanto che dovette tenere il volume della chitarra al minimo durante tutto il concerto) e di primissimi piani sui singoli componenti, aggiungendo saltuariamente qualche slow-motion di mestiere, coinvolgono lo spettatore nello show e glielo fanno godere come se fosse in mezzo al pubblico (che viene inquadrato durante tutto il lungometraggio solo tre o quattro volte), tant’è che alla fine di ogni pezzo la tentazione di applaudire risulta davvero forte. Scelte registiche rese per altro ancora più di impatto dallo storico fotografo dei Doors Paul Ferrara, che nel suo entourage dell’epoca ebbe a quanto pare anche un giovanissimo Harrison Ford, tra i quattro cineoperatori che lo assistettero.
Se quindi qualcuno sente la mancanza, o vuole avvicinarsi con curiosità, a quel periodo musicale, così ampiamente significativo e vitale per la storia della musica rock e non solo, troverà sicuramente quello che cerca in questo documentario ben confezionato e fedele all’eterna musica dei Doors.

Voto: * * * *

Mario Blaconà

 #IMG#Solo per un giorno I Doors rivivono sul grande schermo

Per la prima volta sul grande schermo e solo per il 27 febbraio verrà distribuito in 300 sale la versione integrale del mitico concerto The Doors Live at the Bowl ’68, da Microcinema. Presentato in versione rimasterizzata dallo stesso fonico che si occupò della registrazione del concerto, Bruce Botnick, la pellicola non solo ci mostra, per la prima volta, la versione per intero dello spettacolo che la sera del 5 luglio del 1968 sulle colline delle Hollywood Bowl incantò un’intera generazione, ma lo fa anche garantendo un miglioramento qualitativo senza precedenti con audio surround 5.1.
Un concerto che ha profondamente segnato la storia della musica e del rock e che viene considerato dai critici come la miglior performance mai registrata in video dal gruppo di Jim Morrison, di cui ora potranno godere tutti, cullandosi al suono di pezzi storici come “Hello I Love You”, “Light My Fire”, “When the Music’s Over” e per finire con un’ipnotica “The End”.
La nuova edizione del concerto comprende anche una ricca parte di contenuti extra e interviste ai componenti della band dove si raccontano aneddoti sulla preparazione di quell’esibizione, sulle prove, sulla cena che si tenne quella sera con alcuni membri dei Rolling Stones tra cui Mick Jagger che ci provò spudoratamente con Pam Courson, compagna di Morrison. Si aggiungono i racconti degli addetti ai lavori, degli amici e le foto che testimoniano una serata epica dove la musica si è fatta portavoce di un messaggio più ampio e profondo, simbolo di un’era che stava cambiando.
A quasi cinquant’anni di distanza la musica dei Doors ha lasciato un segno indelebile, non solo perché è stata una delle band che ha maggiormente rivoluzionato il rock, ma perché è riuscita stravolgere un’intera società con un linguaggio rivoluzionario e un personaggio, Jim Morrison, assolutamente straordinario.
The Doors Live at the Bowl ’68 permette di godere della magia della loro musica non solo ai fan più incalliti ma anche alle nuove generazioni che non potranno rimanere che affascinati da un tale spettacolo.

Voto: * * * * *

Giada Valente

Alcuni materiali del film:

Intervista

Clip 1

Clip 6 (John Densmore – batteria, Robby Krieger – chitarra, Ray Manzarek – tastiera

Clip 8

Clip 12 Moonlight Drive

TRAILER