Scheda film
Regia: Gabriele Muccino
Sceneggiatura: Robbie Fox
Fotografia: Peter Menzies Jr.
Montaggio: Padraic McKinley
Scenografie: Daniel T. Dorrance
Costumi: Angelica Russo
Musiche: Andrea Guerra
Suono: Jesse Ehredt, Tim Limer
USA, 2012 – Commedia – Durata: 105′
Cast: Gerard Butler, Jessica Biel, Dennis Quaid, Noah Lomax, Uma Thurman, Catherine Zeta-Jones, James Tupper
Uscita: 10 gennaio 2013
Distribuzione: Medusa
Fuori gioco
Stroncato categoricamente dalla critica americana e accolto decisamente con poco entusiasmo dal pubblico d’oltreoceano, Quello che so sull’amore – la nuova fatica di Gabriele Muccino – racconta il faticoso viaggio verso la maturità, fotografando le varie tappe di quel percorso che porta a diventare adulti e ad assumersi le proprie responsabilità: George Dryer è stato un protagonista della scena calcistica ma una volta ritiratosi a causa di un infortunio ha visto appannarsi la stella del successo e ha fallito nei suoi investimenti post-carriera. Deciso a recuperare il rapporto con il figlioletto avuto dal grande amore della sua vita, Stacey, si trasferisce nella piccola cittadina della Virginia dove la donna ha ricostruito la sua vita e si sta per risposare: per dimostrare di essere un uomo migliore e cresciuto, George accetta di iniziare ad allenare la squadra di calcio dove gioca suo figlio e si trasforma involontariamente nell’oggetto del desiderio delle madri dei piccoli calciatori e preda di una serie di tentazioni. Sarà capace di non cedere a nuovi errori, riuscendo a riconquistare la sua famiglia?
Il ritorno di Gabriele Muccino sugli schermi italiani è stato accompagnato dalle sue riflessioni più o meno amare riguardo il suo rapporto con il “sistema-Hollywood”, un’industria che in un’intervista di qualche settimana fa definiva “spietata”: nel corso della conferenza stampa romana il regista ha puntualizzato sulla questione, segnalando che a suo dire gran parte delle difficoltà incontrate dal film siano riconducibili alla natura “ibrida” del progetto (Muccino l’ha definita una “commedia drammatica”), poco iscrivibile nello schematismo dei generi che domina il mercato cinematografico statunitense. Al di là però degli indiscutibili e lampanti difetti della pellicola, l’accoglienza americana faceva presagire scenari ben più tragici di quelli effettivi: il film infatti (che peraltro si avvale di un cast ricchissimo, che vede affiancarsi Gerard Butler, Jessica Biel, Catherine Zeta-Jones, Uma Thurman e Dennis Quaid) non sembra discostarsi più di tanto nelle caratteristiche e nella resa finale da numerosi prodotti di un certo tipo di intrattenimento cinematografico targati USA.
In realtà Quello che so sull’amore è un innocuo excursus in una provincia americana patinata, fra mamme fascinose e ammalianti, amori giovanili mai davvero sopiti, coppie annoiate e routine alto-borghesi: il film – terzo lungometraggio a stelle e strisce per il regista, il primo però senza l’ausilio e la protezione di Will Smith – è un progetto tendenzialmente anonimo e decisamente poco originale, che si iscrive nella tradizione delle romantic-comedies senza però riuscire a trovare carattere e personalità, finendo semplicemente per inanellare una vera e propria collezione di cliché.
Stando alle dichiarazioni di Muccino, ingerenze dei produttori americani e strategie di marketing poco efficaci hanno profondamente danneggiato la pellicola ma la sensazione è che in generale il progetto sia viziato dalla carenza di pathos, dalla difficoltà nella gestione di un intreccio narrativo pur prevedibile e poco ispirato, che se da un lato non pare possedere il mordente necessario per appassionare dall’altro fallisce anche nel tratteggiare le caratteristiche dei personaggi, che sembrano semplicemente ricalcare schematici stereotipi (l’uomo d’affari che crede di poter comprare tutto con i soldi, la neo-divorziata che non ha ancora superato il trauma della separazione…).
La riconoscibilità – apprezzabile o meno – di Muccino, grossomodo preservata nei precedenti La ricerca della felicità e Sette anime, si spegne in un progetto decisamente poco incisivo e coinvolgente, che fatica peraltro non solo nei risvolti più drammatici della storia ma anche in quei segmenti più leggeri che dovrebbero aggiungere al film sprazzi di ironia: Quello che so sull’amore cerca di coniugare un approccio “emotivo” e stratificato con lo spirito e la forma della commedia sentimentale americana più spensierata ma il risultato è confuso e irrisolto, preda del sentimentalismo meno ispirato e dell’assenza di ritmo.
Voto: * *
Priscilla Caporro