Scheda film
Regia: Walter Hill
Soggetto: dalla graphic novel “Du plomb dans la tête” di Matz (Alexis Nolent)
Sceneggiatura: Alessandro Camon
Fotografia: Lloyd Ahern
Montaggio: Timothy Alverson
Scenografie: Toby Corbett
Costumi: Ha Nguyen
Musiche: Steve Mazzaro
USA, 2012 – Thriller – Durata: 92′
Cast: Sylvester Stallone, Jason Momoa, Christian Slater, Sunk Kang, Sarah Shahi, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Jon Seda
Uscita: 4 aprile 2013
Distribuzione: Buena Vista International
Una pallottola sfrontata
Jimmy Bobo (Sylvester Stallone) è uno tosto. Facciamo la sua conoscenza nelle primissime immagini del film mentre spara attraverso il finestrino di una macchina uccidendo un uomo, ma salvandone un altro, minacciato dall’altro che gli puntava una pistola alla tempia. Quello che ha risparmiato è il detective Taylor Kwon (Sung Kang) ed insieme fanno proprio una strana coppia. Perché, dopo questo flash-forward, quando la storia inizia scopriamo come Jimmy sia in realtà un sicario, che lavora a New Orleans in coppia con Louis Blanchard (Jon Seda). Quando, subito dopo il loro ultimo omicidio su commissione, il suo socio viene ucciso in un bar da un energumeno (ed egli stesso riesce a stento a salvarsi la pelle), Bobo si affianca al poliziotto Kwon, che segue le indagini. Ognuno con i suoi modi, non troppo ortodossi il primo, circoscritti nei termini di legge il secondo, proveranno a scoprire chi non voleva morta la vittima dei due killer e chi invece voleva far fuori questi ultimi…
Tratto dalla graphic novel “Du plomb dans la tête” di Alexis Nolent e sceneggiato dall’italiano residente all’estero Alessandro Camon (suo il copione di Oltre le regole – The messenger), Jimmy Bobo – Bullet to the head – l’infelice titolo italiano pare sia il frutto di un sondaggio lanciato in rete – segna una conferma ed un ritorno. La prima è quella di Sylvester “Sly” Stallone, che, come il buon vino, invecchiando migliora: dopo i due capitoli de I mercenari, uno più goliardicamente divertente dell’altro, dall’alto dei suoi 66 anni, pur devastato dalla paura d’invecchiare che l’ha indotto a sottoporsi ad orripilanti trattamenti estetici, dimostra di avere più grinta di un ragazzino e dello stesso socio/antagonista in questo film. Il secondo è quello di Walter Hill, splendido settantenne assente dal grande schermo da ben dieci anni – la sua ultima pellicola fu Undisputed, mentre quella ancora degna di nota, Ancora vivo, data ad ancora sei anni prima – per il quale il tempo, vista la grande abilità nella messa in scena di un hard-boiled come questo, con tanto di voce narrante del protagonista fuori campo, sembra essersi miracolosamente fermato.
Classico esemplare di quel genere-pur-sempre-valido quale il buddy-movie, adeguato al nuovo secolo ed alle recenti tecnologie, il film di Hill e Stallone propone mediante i due protagonisti uno scontro su più livelli, ognuno con le sue gradazioni di sfumature: generazionale, mediato dalla figlia di Bobo, quasi uno sparring partner tra i due; tra il bene ed il male, tra giustizia ed ingiustizia, tra criminalità e forze dell’ordine, in cui il gigantesco Keegan (l’hawaiano Jason “neo-Conan-il-Barbaro” Momoa) fa da ago della bilancia; tra la vecchia scuola e la nuova, dove la tecnologia di Kwon di certo aiuta, anche se i metodi spicci di Bobo mettono sempre l’ultima parola.
Ed è proprio qui che l’arte e la tecnica di un vecchio maestro come Walter Hill si esprimono ai massimi livelli: pur ispirandosi direttamente al fumetto ed ai polizieschi hongkonghesi, con la fotografia prevalentemente notturna di Lloyd Ahern e quelle rapide virate di colore quasi a voler indicare il “volta-pagina” ad ogni cambio di scena, il suo modo di fare cinema d’azione, pur se apertamente incline e deferente verso nuovi stilemi espressivi, ancora una volta in mezzo a piombo, furore e grandi manciate d’ironia apportate (anche) da Stallone – si pensi in ultimo alle foto segnaletiche dei suoi veri arresti utilizzate per segnare la biografia “carceraria” del personaggio di Jimmy Bobo – sembra non essersi affatto sbiadito.
Voto: * * *½
Paolo Dallimonti
Alcuni materiali del film:
Clip – Pronto per un altro round?
Clip – Non è uno scherzo
Clip – Facciamo a modo mio
Clip – La telefonata
Clip – Ti avevo detto di andartene
Trailer ufficiale italiano