Scheda film

Regia: Francesco Amato
Soggetto e Sceneggiatura: Giulia Miniati, Daniela Gambaro, Francesco Amato
Fotografia: Federico Annichiarico
Montaggio: Luigi Mearelli
Scenografie: Emita Frigato
Costumi: Medile Siaulytyte
Musiche: Francesco Cerasi
Suono: Gianluca Costamagna
Italia, 2012 – Commedia – Durata: 101′
Cast: Riccardo Scamarcio, Clara Ponsot, Paolo Sassanelli, Souleymane Sow, Giorgia Salari, Andrea Bruschi, Jo Prestia
Uscita: 29 novembre 2012
Distribuzione: Bolero Film

 Galeotto fu il Gi-Otto

L’italiano Cosimo (Riccardo Scamarcio) e la francesina Nicole (Clara Ponsot) si erano conosciuti a Genova nel 2001, all’ombra del Social Forum e dei fatti che ne seguirono, quando la città fu messa a ferro e fuoco. Mentre lei veniva colpita alla testa da una manganellata, lui la soccorreva ed entrambi ricevevano aiuto da Paolo (Sassanelli), un organizzatore di eventi che li caricava sul suo furgone portandoli in salvo. Diventati coppia fissa, cercando anni dopo un lavoro ed una sistemazione, ritornano nella città che fu la culla del loro amore. Qui Cosimo si ripresenta a Paolo, trovando impiego presso di lui. Le cose sembrano prendere il verso giusto, i due trovano anche alloggio in una baracca in riva al mare che ristrutturano, ma un giorno un extracomunitario che lavora alle dipendenze di Paolo precipita inavvertitamente: trovatolo esanime, l’organizzatore non ha idea migliore se non quella di abbandonarlo, con la complicità del suo giovane collaboratore. Ma a Nicole la decisione non piace fin dall’inizio e, quando scopre che il ragazzo è ancora in vita in ospedale, seppure in coma, deciderà di assisterlo ed aiutarlo, anche quando si sarà risvegliato. Ed insieme a Cosimo compirà un gesto estremo non privo di conseguenze, contro tutto e tutti, pur di assicurare un futuro a chi, come quel ragazzo, è stato meno fortunato di loro…
C’è un tema, attuale e “cool”, che Cosimo e Nicole, nuova pellicola di Francesco Amato dopo l’esordio Ma che ci faccio qui!, non affronta? Tra le difficoltà nel trovare lavoro, l’immigrazione clandestina e l’incerto futuro dei giovani (italiani), non possiamo certo dire che si faccia mancare qualcosa. Ma il problema non è neanche questo: in realtà il film funziona a singhiozzi. Partendo bene, con una sorta di inizio “in medias res”, passa poi all’incontro dei due ragazzi, ancora meglio riuscito, per poi tornare al presente e procedere così nella narrazione. Narrazione che è ostacolata da alcune scelte avventate e spesso prive di logica, come il desiderio quasi morboso di Nicole di andare a trovare Alioune, il ragazzo vittima dell’incidente e miracolosamente sopravvissuto, per non parlare poi dell’idea di entrambi i ragazzi di aiutarlo, imbarcandosi in un’impresa disperata quanto esagerata, momento a partire dal quale la pellicola crolla sotto il peso della mancanza di idee, almeno di quelle giuste.
A fare da collante ad una storia che non sa in realtà dove andare a parare sono però innanzitutto le interpretazioni degli attori: Scamarcio come sempre se la cava, la Ponsot è attonitamente intensa; ma a svettare su tutti è il gigantesco Sassanelli, che ci regala un indimenticabile Paolo, anche se a due terzi del film purtroppo viene letteralmente mollato. Pure la musica di diversi gruppi italiani indipendenti (Afterhours, Verdena, Marlene Kuntz, Bud Spencer Blues Explosion), con la scusa dei concerti, tenta di tenere insieme la vicenda, benché alla fine rischi di diluirla e frammentarla ulteriormente.
Ultima nota, in un Festival di Roma 2012 che farà a lungo parlare di sé per le scelte controcorrente della giuria, il film ha vinto quale miglior lungometraggio di finzione la sezione Prospettive Italia in cui era in concorso, mentre Paolo Sassanelli ha portato a casa il meritato premio LARA come miglior attore italiano.

Voto: * *½

Paolo Dallimonti

Alcuni materiali del film:

Clip – Amore a prima vista

Clip – Serata Live

Clip – Nido d’amore

Spot 30″

Trailer