Scheda film
Regia: Roger Michell
Soggetto e Sceneggiatura: Richard Nelson
Fotografia: Lol Crawley
Montaggio: Nicolas Gaster
Scenografie: Simon Bowels
Costumi: Dinah Collin
Musiche: Jeremy Sams
Suono: Luke Brown
G.B., 2012 – Drammatico – Durata: 94′
Cast: Bill Murray, Laura Linney, Samuel West, Olivia Colman, Elizabeth Marvel
Uscita: 10 gennaio 2013
Distribuzione: BIM
Estate 1939…
Estate 1939. Il presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt, si prepara ad ospitare il Re e la Regina d’Inghilterra per un weekend presso la sua residenza all’interno dell’Hyde Park sull’Hudson, nella parte settentrionale dello stato di New York. Un evento di rara importanza visto che rappresenta la prima visita assoluta di un regnante Britannico negli Stati Uniti atta ad ottenere l’appoggio dell’America nell’imminente conflitto mondiale. Quello raccontato nel film passerà alla storia come “il week end degli hot dog”: Roosvelt, per dimostrare al popolo americano la simpatia dei sovrani inglesi, li farà immortalare dai giornali mentre mangiano il tipico panino americano, l’hot dog, appunto.
Questo è quello che accade pubblicamente al presidente in questo famigerato weekend. Cosa accade dentro le mura domestiche, però, anche e soprattutto questo racconta il film A Royal Weekend. Per prima cosa il volto di Roosevelt è quello dello straordinario e mai-come-te-lo-aspetti Bill Murray, qui in una delle sue interpretazioni più interessanti. Murray racconta un Roosevelt sottilmente divertente e mai banale, alle prese con due giovani sovrani inglesi e con le donne di casa, diviso dunque tra sfera pubblica e privata. In pubblico dà il meglio di sé, è divertente, cinico ma assolutamente sensibile. Nel privato è tutto un po’ più complicato: è sempre divertente, cinico ma assolutamente sensibile ma è soprattutto un uomo di potere, con tutto ciò che questo comporta. L’occhio del regista, Roger Michell, coincide totalmente con il punto di vista di una delle sue donne, Daisy Suckley, sua cugina di quinto grado che, proprio quell’estate, intreccerà una relazione sentimentale con lo sposatissimo presidente. Non è chiaro se Daisy, interpretata da un’ottima Laura Linney, sia davvero convinta di essere l’unica donna del presidente, se sia realmente così naif. Di fatto, nel momento in cui si rende conto di far parte di una specie di piccolo harem, in cui il rispetto regna sovrano, per carità, nel senso che ognuna sta al posto suo e Roosvelt è un vero gentiluomo, ma sempre un harem è, cadrà letteralmente dalle nuvole. Come è possibile che lei sia una delle tante? Eppure era così chiaro che il presidente degli Stati Uniti, sposato con una moglie che lo ignora chissà perchè, si sarebbe innamorato della cugina campagnola che non vede da dieci anni e, con lei, lei sola, avrebbe realmente condiviso la sua intimità. Meno male che ad un certo punto arriva la segretaria Missy, braccio destro del presidente e sua amante anch’essa, a spiegarle che è normale così, che lui è Roosevelt, le piacciono le donne e bisogna accettarlo, ingoiare il boccone amaro e continuare ad andare avanti. Facendo comunella addirittura, sostenendosi e rispettandosi nel nome dello stesso uomo. Ecco, questa è la parte fastidiosa del film. Quest’occhio melenso di Daisy per cui Roosevelt è dipinto come un uomo pieno di fascino a cui tutto è concesso, che riesce addirittura a far convivere pacificamente donne innamorate della stessa persona. La parte interessante, invece, è la sfera pubblica vissuta dal presidente in quel weekend, il teatrino con i sovrani inglesi, il loro disagio nel doversi rapportare con la cultura americana, l’inettitudine e la tenerezza del balbuziente Re Giorgio VI. È molto toccante il confronto diretto tra Roosevelt, su una sedia a rotelle, e Re Giorgio, che non riesce a completare le frasi: due uomini di potere che vivono in disagio fino al midollo, curandolo in modi differenti. La fragilità è sempre interessante quando arriva ai piani alti. A Royal Weekend è, complessivamente, un film gradevole e delicato, impreziosito dagli attori, tutti ma proprio tutti.
Voto: * * *½
Laura Sinceri
Alcuni materiali del film:
Intervista a Bill Murray e Laura Linney
Featurette – Intervista a Bill Murray, Roger Michell e Richard Nelson