Scheda film
Regia: János Zsombolyai
Fotografia: Elemér Ragályi
Montaggio: Kabdebó Katalin, Losonczi Teri, Miklós Marianna, Mariann Pálfia, Zsuzsa Pósán
Musiche: Queen
Suono: György Lantos, István Perger, István Wolf
UNgheria/Canada/USA, 1987/2012 – Documentario/Musicale – Durata: 90′
Uscita: 20 novembre 2012
Distribuzione: Microcinema
Chiedi chi erano i Queen
L’arte racchiude in sé il dono dell’immortalità umana. E più di tutte a possederla sono la musica ed il cinema, perché se il “Discobolo” di Mirone o “I girasoli” di Van Gogh riescono a dirci qualcosa dei loro autori, non possono certo restituirceli interamente, come fanno invece un disco o un film. È così che ventisei anni dopo quel glorioso concerto tenuto qin uella magica notte a Budapest e ventuno dopo la sua morte, Frederick Bulsara, noto ai più come Freddie Mercury, leader, voce ed anima dei Queen, rivive sullo schermo.
L’occasione la dà Microcinema che nell’unica data del 20 novembre 2012 riporta in sala in versione rimasterizzata ed anche ampliata la cronaca di quella indimenticabile serata di musica.
La tournée era “The Magic Tour”, l’ultimo album appena sfornato dalla band britannica era appunto “A kind of magic”, colonna sonora tra l’altro del film Highlander e quella notte del 27 luglio 1986 a Budapest c’era davvero magia nell’aria: l’Ungheria era ancora un paese comunista ed un concerto di un gruppo rock proveniente dal mondo capitalista – il primo in assoluto – era già di per sé qualcosa di strano, espressione dell’enorme popolarità dei Queen nell’intero pianeta e segno di quanto la musica (e ancora una volta l’arte) sia più forte di tutto, compreso l’uomo stesso che la produce. Fu l’ultimo tour di Mercury con i Queen e si chiuse a Knebworth, Inghilterra, il 9 agosto di quello stesso anno.
A rivedere le immagini, ancora più belle e travolgenti, dei quattro musicisti sul palco col senno di poi vengono i brividi: ad esempio quella “Who wants to live forever”, cantata dall’uomo che cinque anni più tardi sarebbe morto stroncato dall’AIDS, risuona di un’eco sinistra, pur nel suo incrollabile fascino, e beffarda, se si pensa che è un brano della colonna sonora di un film su una stirpe di immortali.
Alle gesta dei Queen sulla scena si alternano le loro visite nella meravigliosa città di Budapest – purtroppo non sottotitolate – come fossero un film nel film. E colpisce anche l’abilità del regista “locale” e di regime, che ebbe avuto un enorme ed evidente dispiego di mezzi, nel seguire la scatenata band sul palco, quasi non avesse mai fatto altro nella vita, concedendosi anche qualche piccola, perdonabile ingenuità come le “candeline magiche” usate dagli spettatori ed inquadrate in primo piano con sotto “Bohemian Rhapsody”.
Un documento ormai quasi raro ed assolutamente imperdibile per tutti i fan di Mercury e del suo gruppo, ma anche per chi ha meno di vent’anni e forse – tutto è possibile! – non ha mai sentito parlare del grande Freddie e dei suoi Queen.
Voto: * * *½
Paolo Dallimonti
Alcuni materiali del film:
clip1 (I Queen parteciparono all’evento Live Aid, il concerto umanitario organizzato da Bob Geldof)
clip3 (I Queen hanno composto le musiche del film Highlander)