Scheda film
Titolo originale: Shaun the sheep Movie
Regia e Sceneggiatura: Mark Burton e Richard Starzack
Fotografia: Charles Copping e Dave Alex Riddett
Montaggio: Sim Evan-Jones
Musiche: Ilan Eshkeri
G.B./Francia, 2015 – Animazione/Comico – Durata: 85′
Cast di voci (originale): Justin Fletcher, John Sparkes, Omid Djalili, Richard Webber, Kate Harbour
Uscita: 12 febbraio 2015
Distribuzione: Koch Media

X-Fattor
Tutto ebbe inizio con il terzo film breve di Wallace & Gromit, A close shave (Una tosatura perfetta), girato da Nick Park nel 1995: una piccola pecora fuggita ad un complotto criminale che i due sventeranno si introduce in casa dei due eroi. Nella versione italiana la chiamano “Bianca”, ma il suo nome originale è Shaun e presto diventa una celebrità del merchandising, pur essendo ancora solo un personaggio marginale. Bisogna attendere il 2007 perché Shaun, vita da pecora diventi un importante spin-off trasmesso dalla BBC per un paio di stagioni da venti episodi ciascuna. Ad oggi le puntate sono diventate ben 120 ed era finalmente ora che la storica casa di produzione Aardman, che, tranne nel caso di Giù per il tubo, non ha mai tradito l’animazione a passo uno, le dedicasse un film intero.
La tenera pecorella, stanca della rassicurante routine quotidiana, vuole evadere dalla fattoria. Per questo insieme alle altre simili addormenta il buon fattore nel più classico dei modi, ossia sfilandogli davanti a turno, e lo colloca a riposo nella roulotte. Ma le cose non vanno come previsto: il veicolo si sgancia ed inizia la sua folle corsa dalla campagna alla città con tutti a rincorrerlo. Risultato: il poveruomo per trauma cranico perde la memoria, ma diventa un coiffeur trendy specializzato in tosat… pardon, tagli radicali; mentre i maiali, come ne “La fattoria degli animali” di George Orwell prendono il potere, le pecore ed il cane Bitzer si recano in città in cerca di lui e ne passano di tutti i colori, inseguite da un perfido “acchiappa animali” che farà di tutto per rinchiuderli. Lieto fine e positivo cambio di rotta per tutti al termine.
Shaun, vita da pecora è una serie (ed un film) senza parole, sia in senso qualitativo – per l’elevato livello della realizzazione – come anche in quello letterale: gli ovini non parlano e gli umani bofonchiano un grammelot incomprensibile. Questo, oltre ad essere un’importante condizione per essere accessibile ad un target d’età molto bassa, rende le avventure universalmente comprensibili e le eleva al livello della comica d’autore. Le bizzarre vicende della protagonista si muovono difatti nel territorio della più scatenata slapstick comedy ed arrivano a costituire un compendio generale ed essenziale di comicità: dal travestimento allo scambio di persona, dagli incidenti a ripetizione al musical, ogni forma di gag è esplorata e sfruttata con successo sull’onda di un citazionismo sfrenato, fino al più puro stile “Charlot”, come nell’esilarante scena del ristorante, in cui il pianista inizia a suonare un travolgente riff da comica anni venti.
Il risultato finale è che Shaun, vita da pecora – Il film è una pellicola divertentissima, come non se ne vedevano ormai da tempo, che fa ridere fino alle lacrime ed a togliere il fiato e che, con la sua piccola morale, è destinata ad intrattenere sia grandi che piccini. Assolutamente da non perdere!

Voto: 8

Paolo Dallimonti