Scheda film
Regia: Sergei Bodrov
Soggetto: Matt Greenberg, dal romanzo “The spook’s apprentice” di Joseph Delaney
Sceneggiatura: Charles Leavitt e Steven Knight
Fotografia: Newton Thomas Sigel
Montaggio: Jim Page e Paul Rubell
Scenografie: Dante Ferretti
Costumi: Jacqueline West
Musiche: Marco Beltrami
Suono: Chris Duesterdiek
USA/G.B./Canada/Cina, 2014 – Fantasy – Durata: 102′
Cast: Ben Barnes, Julianne Moore, Jeff Bridges, Alicia Vikander, Antje Traue, Olivia Williams, John DeSantis
Uscita: 19 febbraio 2015
Distribuzione: Universal Pictures
L’apprendista stregato
In un luogo ed un tempo imprecisati, l’anziano Maestro John Gregory (Jeff Bridges), stregone del villaggio locale che difende da ogni sorta di manifestazione soprannaturale, cerca da tempo un erede cui affidare tutta la sua scienza. Quando l’ennesimo allievo, Billy Bradley (Kit Harington), perisce, egli si reca in casa della famiglia Ward, per prendere con se il giovane Thomas (Ben Barnes), come lui settimo figlio di un settimo figlio e perciò potenzialmente pieno di doti nascoste. L’impresa che lo attende sarà ardua, poiché insieme dovranno sfidare la fortissima Madre Malkin (Julianne Moore), perfida strega che terrorizza da sempre l’intero vllaggio. Molte, troppe cose dovrà imparare Thomas, compreso l’amore per la nipote della malvagia creatura, la bella Alice (Alicia Vikander) …
Che ci fa Sergei Bodrov, regista, tra gli altri, de Il progioniero del Caucaso e di Mongol, in un blockbuster hollywoodiano pieno di effetti speciali e lontano anni luce dalle sue opere precedenti? Film dalla lavorazione abbastanza travagliata, Il settimo figlio rientra in quei misteri di Hollywood di difficile soluzione. Certo, le scene di massa e l’avventura non sono nuove ad un cineasta che nel suo curriculum, oltre al succitato biopic su Gengis Khan ha anche l’epico Nomad – The warrior, (per il quale a metà riprese sotituì il collega Ivan Passer), ma la pellicola stellestrisce di un autore come Bodrov non poteva nascere sotto auspici peggiori. Da una parte un Jeff Bridges sotto contratto probabilmente a vita con la Universal, con una clausola che prevede un certo numero di film “minori” (vedi R.I.P.D.), dall’altra Julianne Moore, candidata quest’anno all’Oscar per l’encomiabile interpretazione in Still Alice, ma che dovrebbe scegliere con maggiore attenzione i copioni, ed in mezzo il malcapitato autore de Il bacio dell’orso.
Eppure la sua presenza in alcuni punti si sente, come nel tipo di musica, scritta da Marco Beltrami, che richiama le pellicole avventurose anni cinquanta ed anche nella scelta di alcuni colori, come pure nelle scene al villaggio: in quei momenti l’impronta “sovietica” si avverte, richiamando alla mente quella curiosa sortita produttiva in territorio russo della Dinsey, Il maestro e la pietra magica di Vadim Sokolovskiy del 2009.
Tratto dal libro ”The spook’s apprentice” dell’inglese Joseph Delaney, primo capitolo della lunga serie “The Wardstone chronicles” (pubblicata negli USA come “The last apprentice”), che è poi la solita storia dell’apprendista stregone, citando inconsapevolmente, anche in una battuta, il celebre brano (ed il concept-album) della band heavy-metal Iron Maiden, “Seventh son of a seventh son”, il film hollywoodiano di Sergei Bodrov è un fantasy divertente anche se dal fiato corto, che si lascia guardare senza entusiasmare troppo e che utilizza effetti speciali e soluzioni visive di scarsa novità. Aiutato in parte dalla cialtrona simpatia di Jeff Bridges, dal fascino algido quanto innocuo della cattivissima Julianne Moore, il film però trova vera ragione d’essere solo nella bellezza semplice ed intrigante di Alicia Vikander, già vista in Royal affair ed attesa in Ex Machina).
Voto: 5 e ½
Paolo Dallimonti