Scheda film

Regia: John Landis
Soggetto e Sceneggiatura: Dan Aykroyd, John Landis
Fotografia: Stephen M. Katz
Montaggio: George Folsey Jr.
Scenografie: John Lloyd
Costumi: Deborah Nadoolman
Supervisione Musiche: Ira Newborn
USA, 1980 – Commedia/Musicale – Durata: 133′
Cast: John Belushi, Dan Aykroyd, Carrie Fisher, James Brown, Cab Colloway, Aretha Franklyn, Lou Marini
Uscita: 13 novembre 1980
Distribuzione: CIC

 Chicago 1980…

Chicago 1980. All’uscita dal carcere Jake Blues, in prigione per una rapina perpetrata sei anni prima, viene atteso da suo fratello Elwood, che ne detiene la custodia cautelare. Appena fuori i due vanno a far visita all’orfanotrofio dove sono cresciuti. Qui verranno a scoprire dalla direttrice che la struttura è prossima alla chiusura a meno che non si trovino in pochi giorni 5000 dollari per pagare delle tasse arretrate. L’idea dei due fratelli è ricomporre la Blues Brothers Band per trovare il denaro necessario.
Un classico della musica R&B suonato alla velocità di un inseguimento in auto. Figlio di una trama semplice ma decisa in un misto di comicità e citazioni cinematografiche surreali e con un cast di attori comici che da li a breve fece la differenza nel mondo dello star system di hollywood: Dan Aykroyd su tutti, mentre Belushi icona della comicità fisica, e che come Aykroyd era cresciuto nella fucina del Saturday Night Live, scomparve nel giro di soli anni. Ai due fratelli si aggiunse poi il meglio del Blues made in USA, per citare alcuni nomi: Aretha Franklyn, James Brown, Cab Calloway, Le comparsate di John Lee Hooker e quella di Ray Charles, nel ruolo di un venditore di strumenti, ovviamente, non vedente. Tutti elementi che seppero impreziosire musicalmente una pellicola nata dalla mente di John Landis e che venne girata in una manciata di settimane sotto la super visione del duo Landis–Aykroyd, creatori della sceneggiatura, permettendo a Belushi e allo stesso Aykroyd di creare il duo di fratelli adottivi più famosi del mondo della musica, capaci di traviare le menti di intere generazioni al suono di pezzi storici di R&B. Capaci di portare in giro per ogni angolo degli Stati uniti il loro spettacolo itinerante, il duo impiegò molti mesi per trovare un gruppo di session men così affiatato come la Blues Brothers Band, con la quale sia prima che dopo la pellicola si esibì ripetutamente. Sempre da ascrivere al film il merito di una serie di battute ormai scolpite nella mente di tutti; dalle scuse con tanto di “cavallette” sfoderate in faccia ad una Carrie Fisher in piena crisi da matrimonio mancato sino alla “missione per conto di Dio” ripetuta più volte da Elwood Aykroyd. Un fenomeno a tutto tondo che a distanza di oltre trent’anni non tramonta ancora, che partì in sordina ma che ha saputo divenire un classico della cinematografia mondiale. Da vedere se non l’avete mai visto, da rivedere se ne siete innamorati. Da assaporare se adorate Belushi in una delle sue ultime performance drogate prevalentemente da speedball ma anche da tanta indolenza.

Note: il film riesce in sala il 20 e 21 giugno 2012 in versione digitale restaurata in occasione del centenario della Universal Pictures.

Voto: * * * *½

Ciro Andreotti