Scheda film
Regia, Soggetto, Sceneggiatura, Montaggio e Scenografie: Shin’ya Tsukamoto
Fotografia: Chu Ishikawa
Costumi: Kei Fujiwara
Musiche: Kei Fujiwara, Shin’ya Tsukamoto
Giappone, 1989 – Horror/Fantascienza – Durata: 67′ – B/N
Cast: Kei Fujiwara, Tomorowo Taguchi, Nobu Kanaoka, Shin’ya Tsukamoto, Naomasa Musaka, Renji Ishibashi
Uscita: 1989
Distribuzione DVD: Rarovideo/Medusa
Uomini e macchine
Un impiegato giapponese subisce progressivamente una metamorfosi: il membro muta in una specie di trapano e il suo corpo si ricopre di tubi d’acciaio e ferraglia. Affronterà un suo simile e questi diventeranno una cosa sola.
L’assurdità della storia dimostra senza indugi come non vi sia alcuna assurdità dei valori simbolici presenti nel film di Tsukamoto. Infatti ogni elemento riflette particolari caratteri sociali (disumanità rappresentata dall’inorganicità dell’acciaio, sesso come esasperazione e violenza) e filosofici (forse senza accorgercene il mondo è diventato qualcosa di orribilmente meccanico, privo di ogni senso estetico e morale). Lo spettatore è bombardato da immagini rapide e angoscianti (la camera fissa è praticamente assente), e presto prende il sopravvento una sensazione claustrofobica dovuta alle piccole stanze e ai corpi avvolti dagli ammassi
metallici. Il regista nipponico riesce nel intento di stupire e turbare; la sua bravura è riscontrabile inoltre nelle spese ridicole affrontate per realizzare il film e dalla sua “ecletticità”: scenografia, fotografia, montaggio, effetti speciali sono opera sua.
Con un seguito ma di minore impatto e creatività.
Una curiosità: lo stesso anno in Giappone è stato realizzato il cartone animato cult Akira, la cui storia è molto simile a quella di Tetsuo.
Voto: ***
Francesco Flomin
#IMG#Siete rimasti folgorati…
Siete rimasti folgorati dalla visione di Blade runner, Matrix e Dark City? Non avete visto ancora niente! L’assoluta fusione tra uomo e macchina si completa e trova la sua forma più esasperata e straziante in Tetsuo di Tsukamoto. Davvero sorprendente la filmografia di questo genio assoluto e capostipite del cyber horror: ci anticipa quello che sarà la sua vera natura di metallo e tubi con un cult movie intitolato “L’avventura del ragazzo dal palo elettrico”. Non preoccupatevi, avete letto bene, il titolo è esatto! Raggiunge il podio al primo posto del cinema horror con questa pellicola dal titolo che sembra un fumetto: TETSUO. Ma chi è questo individuo? E’ il celebre (in giappone) Tomoro Taguchi che, subendo mutazioni corporee, si fonde con un tubo per poi trasformarsi in un vero e proprio mostro meccanico a metà tra un cyborg e una bestia tipo i nemici di megaloman per intenderci.
Reinventa la regia del filone horrorifico proponendoci repentini cambi di tempo ed immagini , ad una velocità tale da portarci all’esaurimento nervoso e visivo dopo soli 35 minuti di film (il tutto in bianco e nero, ovviamente!). Prego allacciare le cinture e soprattutto astenersi perditempo. Forse è per questo che non è un film che possiamo trovare nei grandi cinema accanto alle americanate di Spielberg!
I dialoghi sono al di là dell’assurdo (ma chi diavolo è Tarantino??!), lenti ed ossessivi e soprattutto inutili. Tutto questo per sottolineare la caducità della vita moderna scandita dal rumore della catena di montaggio di una fabbrica: ma siamo arrivati davvero a questo punto? Sarebbe stato meglio fermarci alle capanne e ai vestiti di foglie. Forse.
Adoro questo film ma lo consiglio veramente a pochi, anzi, vi do un aiutino dicendovi di fermarvi prima alla stazione di servizio di un certo David Cronenberg e di far benzina con il suo Crash del 1996 per prepararvi al delirio assoluto e inimitabile. Lavarsi gli occhi prima della visione.
Voto: * * * * * (e lode)
Emiliano Sicilia