Scheda film
Regia: Mario Bava
Soggetto: Alessandro Parenzo
Sceneggiatura: Alessadro Parenzo, Cesare Frugoni (non accreditato)
Fotografia: Emilio Varriano, Mario Bava (non accreditato)
Montaggio: Carlo Reali
Costumi: Wayne Finkelman
Musiche: Stelvio Cipriani
Italia, 1974 – Thriller – Durata: 96′
Cast: Lea Lander (Lea Kruger), George Eastman (Luigi Montefiori), Riccardo Cucciolla, Don Backy (Aldo Caponi), Maurice Poli, Maria Fabbri, Erika Dario
Uscita: —
Tre balordi…
Tre balordi – Dottore, Trentadue e Bisturi (il cantante Don Backy – strepitoso nella parte dello psicopatico – in uno dei suoi rari ruoli) – rapinano le paghe settimanali di un’industria farmaceutica: per fuggire salgono, con una donna in ostaggio, a bordo di un’auto guidata da un uomo che sta portando il figlioletto in fin di vita all’ospedale. Presto la tensione salirà, con conseguenze inaspettate. Il film maledetto di Bava che nessuno ha mai visto al cinema perché, una volta portato a termine, il produttore Roberto Loyola andò in bancarotta e non lo poté distribuire. Fortunatamente nel 1995, grazie alll’impegno di una delle attrici (Lea Kruger) – che lo dedica a Mario – e della sua Spera Cinematografica, uscì una copia in DVD a Colonia col titolo Semaforo rosso e con alcuni cambiamenti (il lieto fine, per esempio). Ma il produttore Peter Blumenstock ripristinò poi la versione col finale originario. Per chi ha avuto
la fortuna di vederlo (in italiano con sottotitoli inglesi), il film anticipa nettamente lo stile iperrealistico ed esagitato di Tarantino (che infatti lo adora) il cui Le iene è praticamente identico (l’inizio aggressivo, la situazione claustrofobica che fa esplodere conflitti tra gli stessi banditi, la violenza sessuale). Tratto forse da un giallo di Ellery Queen, vanta uno straordinario senso del tempo, ma si concede anche lunghe pause che, per contrasto, aumentano la tensione: fu girato (titolo di lavorazione L’uomo e il bambino) in piena estate nel tratto autostradale Roma-Civitavecchia senza neanche un trasparente. Ottima direzione degli attori – ma pochi nomi di questo formidabile reparto vennero regolarmente retribuiti – e amarissima visione della vita (quasi kubrickiana): i rapporti tra gli uomini si esprimono in termini di soldi che stritolano ogni possibilità di comprensione e le persone sono viste come animali (cani arrabbiati appunto) pronti a uccidersi fra loro per un bottino. Titolo inglese: Rabid dogs. Aiuto regia del figlio Lamberto Bava e splendida colonna sonora di Stelvio Cipriani. Da riscoprire assolutamente.
Voto: * * * *
Roberto Donati
Note (da Wikipedia):
Il film venne girato da Mario Bava nel 1973, ma non fu mai distribuito.
Il film ha molte versioni, ognuna con finali diversi. In Italia la versione definitiva è stata trasmessa nel 2004 da Sky, con il titolo Semaforo rosso.
Sono ben sei le versioni del film:
1. La versione della “Spera Cinematografica”, del 1995, finisce su un fermo immagine di Riccardo Cucciolla, con in sottofondo le sirene della polizia.
2. La versione in DVD della “Lucertola” mantiene il finale originale ma gira ex novo un prologo (una donna che singhiozza dietro una finestra).
3. La versione DVD della “Marketing e Vella” ha un finale più lungo: Cucciolla sale in macchina e si allontana.
4. La versione della “Leone”, che nel finale aggiunge una scena con la madre del bambino al telefono con il sequestratore.
5. La versione Leone-Lamberto Bava, intitolata Kidnapped, che presenta nuove sequenze, nuovo doppiaggio e nuove musiche.
6. La versione trasmessa da Sky, con il fermo immagine finale sul bambino dentro il bagagliaio della macchina. Non si sentono sirene della polizia.
Il film uscì negli Stati Uniti il 25 febbraio 1998, mentre in Italia non è mai uscito nelle sale cinematografiche. Il film uscì negli USA come Rabid Dogs e in Francia come Les chiens enragés.