Scheda film

Regia: Cameron Crowe
Soggetto: dal libro di Benjamin Mee
Sceneggiatura: Aline Brosh McKenna, Cameron Crowe
Fotografia: Rodrigo Prieto
Montaggio: Mark Livolsi
Scenografie: Clay Griffith
Costumi: Deborah L.Scott
Musiche: Sigur Ros
USA, 2011 – Commedia – Durata: 124′
Genere: Commedia/Drammatico
Cast: Matt Damon, Scarlett Johansson, Elle Fanning, Thomas Haden Church, Maggie Elisabeth Jones, Patrick Fugit, Angus Macfadyen
Uscita: 8 giugno 2012
Distribuzione: 20th Century Fox

 Se non fosse una storia vera…

Se non fosse una storia vera, probabilmente avrebbe perso molto fascino, perché a quel punto sembrerebbe una semplice favola, una delle tante costruite negli studios di hollywood. Invece è proprio la frase finale “based on a true story” a far rivalutare l’intera storia di La mia vita è uno zoo, l’ultimo film di Cameron Crowe. Un uomo, Benjamin Mee (Matt Damon), rimasto vedovo decide di cambiare vita per aiutare i figli, soprattutto dopo che il più grande nel pieno dell’adolescenza comincia a dare segnali preoccupanti (il teenager in difficoltà è un tema ricorrente del regista e non solo in Quasi famosi). Compra nelle campagne inglesi, a 9 miglia dal primo negozio, una casa nuova, nonostante si riveli essere uno zoo. Dopo le prime difficoltà di gestione come proprietario (tra debiti e cure costose agli animali), riuscirà anche grazie all’aiuto di figli, fratello e staff a salvare gli animali e rimettere in sesto la struttura, aprendola nuovamente al pubblico.
Un percorso di vita e di crescita dove il recupero degli animali va di pari passo con il risanamento interiore della famiglia che trova nel posto la giusta terapia al dolore insanabile per la perdita della moglie/madre. Una trama a doppio filo che scorre anche nel rapporto padre/figlio, che da burrascoso diventa di affetto e stima. Se è vero che la storia diventa lodevole al pensiero della sua veridicità, è anche vero che il regista decide di rappresentarla in modo sentimentale: una commedia di buoni sentimenti, ma mai stucchevole, perché a parte qualche scivolata nel retorico (il confronto tra uomini e animali), ha una buona dose di ironia e leggerezza, anche grazie alla buona interpretazione degli attori. Nel cast Scarlett Johansson (capo inserviente dello staff dello zoo), Thomas Haden Church, nei panni del fratello di Benjamin; colpiscono le interpretazioni della piccola Maggie Elisabeth Jones (la figlia) ed Elle Fanning, la ragazzina dello staff, piacevolmente naturali e allegre. I loro visi sempre sorridenti, i colori caldi della campagna (a parte i giorni di pioggia), le sequenze sugli animali, i rumori dei loro versi nella notte, veicolano un senso di benessere e ottimismo. Un sentimento che diventa contagioso, anche grazie alla colonna sonora di Jonsi, dei Sigur Ros, composta insieme al regista, che dimostra di non aver abbandonato la sua vocazione musicale degli esordi (iniziò a scrivere articoli per Rolling Stone, tra l’altro l’intera tracklist del film è stata pubblicata dalla rivista). Ultima nota, il titolo originale è We bought a zoo (abbiamo comprato uno zoo), un senso diverso da quello italiano che conferma l’ennesimo errore di fare traduzioni alterandone il significato.

Voto: * * *

Marta Fresolone