Scheda film
Regia: Andrew Jarecki
Soggetto: Andrew Jarecki, Marc Smerling, Marcus Hinchey
Sceneggiatura: Marc Smerling, Marcus Hinchey
Fotografia: Michael Seresin
Montaggio: David Rosenbloom, Shelby Siegel
Scenografie: Wynn Thomas
Costumi: Michael Clancy
Musiche: Rob Simonsen
USA, 2012 – Thriller – Durata: 101′
Cast: Ryan Gosling, Kirsten Dunst, Frank Langella, Lily Rabe, Philip Baker Hall, Michael Esper, Diane Venora
Uscita: 1° giugno 2012
Distribuzione: BIM
Chi l’ha vista?
L’anziano David Marks (Ryan Gosling), primogenito della celeberrima famiglia di immobiliaristi newyorkese, nel 2003 racconta davanti al giudice trent’anni della sua storia, iniziata nel 1971, quando conobbe Katie (Kirsten Dunst), chiedendole in poco tempo di diventare sua moglie. Ma David, che da bambino assistette al suicidio della madre, lanciatasi nel vuoto ed atterrata davanti a lui, vive all’ombra del potente padre (Frank Langella) ed è disturbato, tanto da picchiare più volte la neo-sposa oltre a costringerla ad abortire. Tra ripetute fughe presso amici e parenti, una piovosa notte del 1982 la donna scompare. Il marito, sospettato e pressato dagli inquirenti, che però non riescono a trovare uno straccio di prova, sparisce per ritirarsi in uno sperduto paesino, travestendosi da donna e spacciandosi per muto. Accusato pure di due delitti, quello degli amici Deborah Lehrman (Lily Rabe) e Malvern Bump (Philip Baker Hall), verrà alla fine scagionato, mentre di Katie non verrà mai più ritrovata traccia.
Dietro i nomi di finzione dei suoi personaggi, Andrew Jarecki debutta nel lungometraggio di finzione affrontando uno dei più celebri casi di persona scomparsa a New York: quello di Katie, moglie di Robert Durst, rampollo del potente ed omonimo clan. Interessato ancora una volta, dopo Una storia americana – Capturing the Friedmans, ad una famiglia che sotto l’apparente e tranquilla facciata cela terribili segreti, il regista inizia il suo racconto come una bella storia d’amore, pur inquadrata in un nucleo disfunzionale, che presto però s’incrina, trasformandosi quindi in un thriller ed alla fine sfociando addirittura nell’horror.
Jarecki si diverte molto a giocare con lo spettatore, più volte anche in maniera scorretta, truccando le carte in tavola, ma dandogli tutto sommato sempre qualche informazione in più rispetto ai suoi personaggi, anche se non tutte corrette. Ed in questo dimostra di aver appreso non tanto la lezione hitchcockiana, quanto quella depalmiana, direttamente da essa derivata. Come l’autore di Vestito per uccidere, titolo citato non a caso, egli denota infatti un particolare gusto per il travestimento maschile – ma non solo – che, dopo un brevissimo sussulto di ridicolo quasi/semi involontario, fa salire tensione ed angoscia nel pubblico.
Film che esce con due anni di ritardo, Love & secrets – banale e disprezzabile titolo italiano da soap opera, a fronte del più significativo All good things (tutte cose buone), ad indicare l’innocenza dubbia ma alla fine affermata dalla Giustizia di Marks/Durst – merita senz’altro più di una visione, maturando lentamente, ma riuscendo però alla fine a trascinarci nel suo gorgo di follia ed intrighi famigliari. Merito, oltre che degli autori, anche di un cast capeggiato dal “solito” e trasformista Ryan Gosling ed impreziosito da una fragile Kirsten Dunst e da un granitico Frank Langella.
Voto: * * *
Paolo Dallimonti