Scheda film
MUTANDE DI RICAMBIO
Regia e Montaggio: Luca Merloni, Andres A. Maldonado
Sceneggiatura: Luca Merloni
Fotografia: Ramy Leon Lorenc
Musica: Francesco Forni
Italia, 2009 – Commedia – Durata: 10′
Cast: Maurilio Leto, Simona Nobili, Cristina Parovel, Mirella Martinelli
CLACSON
Regia e Sceneggiatura: Tak Kuroha
Fotografia: Carlo Miggiano
Montaggio: Cecilia Falsone
Musica: Andrea Rainoldi & Fabio Vitiello
Italia, 2008 – Commedia – Durata: 6′
Cast: Francesca Faiella, Cristiano Di Vita
LA GRANDE MENZOGNA
Regia: Carmen Giardina
Sceneggiatura: Gea Martire
Fotografia: Franco Robust
Montaggio: Valentina Romano
Scenografie: Emita Frigato
Costumi: Salvatore Salzano
Musiche: Pivio e Aldo De Scalzi
Italia, 2007 – Commedia – Durata: 15′
Cast: Lucianna De Falco, Gea Martire, Carmen Giardina
PENE D’AMORE (AMO ERGO SUM)
Regia: Alfredo Fiorillo
Sceneggiatura: Alfredo Fiorillo e Angela Prudenzi
Fotografia: Giorgio Amendola
Montaggio: Emanuele Bosco
Scenografia: Sonia Monopoli
Costumi: Eva Coen
Italia, 2008 – Grottesco – Durata: 23′
Cast: Pino Calabrese, Carlo Caprioli, Caterina Misasi, Francesco Scali, Pierluigi Misasi, Nando Citarella, Tiziana Profumi, Biagio Pelligra, Italo Celoro, Nino Frassica
IL GARIBALDI SENZA BARBA
Regia, Soggetto e Montaggio: Nicola Piovesan
Sceneggiatura: Marco Castelli, Edoardo Colombo, Alessandro Gaffuri, Marco Pepe, Nicola Piovesan
Fotografia: Luca Cottinelli, Nicola Piovesan
Musica: Andrea Ragusa
Italia, 2010 – Grottesco – Durata: 14′ 30”
Cast: Tonino Neri, Romano Roncoroni, Angelo Soregaroli, Claudio Venturi, Giorgio Vindici, Bruna Galanti, Maurizio Crugnola
Distribuzione: Distribuzione Indipendente
Uscita: 20 aprile 2012
Sale: 8
Una risata vi accorcerà…
Un altro passo, a nostro giudizio vincente, di Distribuzione Indipendente porta nel proprio circuito di sale una nuova manciata di cortometraggi, contraddistinti dal colore – arancione – dell’allegria: una serie di piccoli film molto divertenti, tre davvero spassosi e ben fatti, che sconfinano il più delle volte nel grottesco ed almeno una volta nel dolce-amaro.
Si comincia con il sobrio Mutande di ricambio di Luca Merloni e Andres Arces Maldonado, artisti ora ed in futuro presenti ciascuno con un loro lungo nel catalogo di DI, che nei dieci minuti di durata mette in scena le eterne traversie del rapporto uomo/donna attraverso le rocambolesche traversie di un single alle prese con le sue conquiste femminili. Tutto sommato un esercizio di stile, ma godibile, soprattutto grazie alla simpatia del suo protagonista.
Il successivo Clacson di Tak Kuroha, regista proveniente dalla pubblicità, vede una istericamente donna alle prese con un clacson nel tentativo di uscire da un parcheggio, mentre un uomo alla finestra non esiterà a zittirla, sena calcolare alcuni effetti collaterali. Poco più di un divertissement, che però funziona per la grinta della sua interprete Francesca Faiella.
La punta di diamante del quintetto è La grande menzogna di Carmen Giardina, il più compiuto e riuscito, che parte da un’idea fulminante dell’attrice Gea Martire, autrice della sceneggiatura. Quando nel 1957 Anna Magnani (Lucianna De Falco) è invitata alla cerimonia per la consegna dell’Oscar l’anno dopo della sua vittoria, Bette Devis (la Martire) vuole conoscerla a tutti i costi e la invita a casa sua per un tè. Le due grandi dive hanno sempre covato una reciproca rivalità e, dopo la visione di alcune loro pellicole e gli iniziali convenevoli sotto la guida della cameriera (la Giardina) come interprete, esploderanno in un litigio apparentemente senza fine, in cui l’italiana rischia di vincere ai punti per la fantasia nelle offese. Purtroppo la realtà si scoprirà essere tutt’altra… Nato e realizzato solo grazie alla straordinaria somiglianza delle due ottime protagoniste con le celebri attrici, il piccolo film, in virtù di un finale a sorpresa, è in realtà un’acuta riflessione sullo show business, dove non tutto ciò che luccica è in realtà oro ed in cui la fama è poco più di una evanescente droga. Perfetta la filologica ricostruzione di alcune scene dei film dell’epoca e divertimento assicurato per gran parte della durata, soprattutto per l’iperrealistica prova della De Falco, che basta sentire ridere per avere subito una scarica di brividi lungo la schiena.
Segue Pene d’amore (Amo ergo sum) di Alfredo Fiorillo, il corto più lungo con i suoi ventitré minuti, che racconta appunto le pene d’amore di Ciro, fratello gemello boss mafioso Santo (entrambi interpretati rispettivamente senza e con parrucca bionda da Pino Calabrese), che non si dà pace dopo che la fidanzata Sara l’ha lasciato, urlando imperterrito notte e giorno il suo nome. Toccherà al fratello cercare di recuperarlo a tutti i costi insieme ai due curiosi killer Eliseo e Candy. Derivazione dei fumetti e dei film di Tarantino, il cortometraggio, terzo sul podio del gradimento, è pieno di citazioni e di trovate, ma nonostante tutto scade spesso nell’esercizio di stile e soffre senz’altro dell’eccessiva durata, anche se, per un’opera stravagante come questa, che fa dell’eccesso la sua forza, non è certo una critica possibile!
Chiude, last but not least, secondo sul podio del gradimento, Il Garibaldi senza barba di Nicola Piovesan, scombiccherata cronaca del sequestro di un rarissimo francobollo ordita da un gruppo di arzilli vecchietti. Con una storia minima, ma divertentissimo e zeppo di idee geniali, il film ricorda, per chi le ha potute conoscere, le opere brevi dello spagnolo Javier Fesser, El secdleto de la tlompeta e Aquel ritmillo, poi autore del delirante e delizioso Spia + spia 2 superagenti armati fino ai denti, unica sua pellicola uscito qui da noi. Follia allo stato puro, piacevolmente al potere, pronta a riempire ogni angolo dello schermo e sufficiente a decine di altre opere, qui al servizio di un solo minuscolo film.
Un collage assolutamente da non perdere, per poco più di un’ora senza pensieri che, se appunto non ha grosse tematiche da comunicare (fatto salvo il notevole La grande menzogna), regala gustosissime ed indimenticabili risate. Il che (di questi tempi) non è poco!
RARO perché… solo perché è un insieme di corti?
Note: il pacchetto sarà anche visibile a pagamento sul sito www.ownair.it. Per i più autarchici, ove disponibile, cliccando qui il titolo di ogni corto è possibile vederlo gratuitamente. (Attenzione: alcuni link aprono sui siti degli autori, nei quali basta cercare un poco per trovare i film).
Voto: * * * *
Paolo Dallimonti