Scheda film

Regia e sceneggiatura: Joss Whedon
Soggetto: Zak Penn e Joss Whedon
Fotografia: Seamus McGarvey
Montaggio: Jeffrey Ford e Lisa Lassek
Scenografie: James Chinlund
Costumi: Alexandra Byrne
Musiche: Alan Silvestri
USA, 2012 – Fantastico – Durata: 140′
Cast: Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Tom Hiddleston
Uscita: 25 arile 2012
Distribuzione: The Walt Disney Company Italia

 Lo dicono in molti…

Lo dicono in molti: non era facile fare un film che raggruppasse tutti i supereroi della Marvel Comics senza cadere nella banalità o nella mera esaltazione di azioni spettacolari ed effetti speciali. Ebbene, ci sono riusciti. The Avengers (i Vendicatori) è la prima pellicola crossover prodotta dalla Marvel Studios (distribuita dalla Walt Disney) che intreccia i protagonisti dei film della Marvel, Iron Man, L’incredibile Hulk, Thor e Captain America, riuniti per salvare la Terra dalla malvagità di Loki. Tratto dall’omonimo fumetto della Marvel degli anni sessanta, si tratta di un progetto ambizioso, annunciato e voluto da tempo (la Marvel Enterprises da anni porta avanti progetti individuali introducendo in ogni singolo film di ogni personaggio riferimenti utili per arrivare all’obiettivo del film collettivo The Avengers). Un’impresa complicata considerando la forza e l’ampiezza narrativa di ciascun personaggio. Qui risiede la nota di merito del film: saper raccontare una storia che esula dalla storia dei singoli, che abbia autonomia, e che non si riduca a lotte e combattimenti. Lo stesso produttore esecutivo Stan Lee ammette che “ognuno ha una personalità problematica e una storia personale che suscita interesse, al di là dei superpoteri”. Questo è il motivo del successo dei film della Marvel. E in Avengers, ogni personaggio ha il suo momento per esprimere la sua storia personale, ma anche per esprimere il suo carattere all’interno del gruppo, l’interazione con gli altri (non sempre positiva), e anche, il suo momento di celebrità. Un risultato magistrale considerando la moltitudine dei personaggi e il calibro di ognuno. Ad esempio, l’eccentrico Tony Stark (Iron Man) ironizza anche quando non dovrebbe, ma sa sempre quello che fa, ha un peso maggiore nel gruppo, non è un caso che sappia più degli altri i piani dello S.H.I.E.L.D. e che nel finale sia sua l’azione definitiva; Captain America, invece, è l’emblema dei valori americani (a volte troppo esaltati), pur essendo forte con il suo scudo non è un dio né un immortale, infatti rappresenta la mente del gruppo, nella lotta finale dà ordini come un generale in guerra. Insomma, ruoli ben delineati, caratteri decisi, ottima interazione tra i personaggi, con litigi, battute, scherzi: l’ironia è il vero fil rouge del film, divertentissimo il pugno di Hulk a Thor o la continua provocazione di Stark al medico Banner alias Hulk per mettere alla prova il suo autocontrollo. Se nella prima parte si apprezza linguaggio (inquadrature ricercate e mai scontate) ed elemento narrativo, nella seconda parte ci si appoggia allo schienale con occhi attaccati allo schermo e ci si abbandona a scene spettacolari con effetti speciali (sempre con ironia). Tanto di chapeau agli stunt man. Il regista Joss Whedon (Toy Story, Buffy the Vampire Slayer) è in ottima compagnia: lo sceneggiatore Zak Penn e il produttore Kevin Feige hanno lavorato con gli X-Men e Hulk passando per l’Uomo Ragno, i Fantastici Quattro e Iron Man.

Voto: * * *

Marta Fresolone

 #IMG#Quattro (più due) per l’Apocalisse

Eccolo, finalmente è arrivato! Dopo le trasposizioni sullo schermo degli eroi Marvel, da Iron Man di Jon Favreau e L’incredibile Hulk di Louis Leterrier del 2008 a Thor di Kenneth Branagh e Captain America – Il primo vendicatore di Joe Johnston del 2011, in cui Nick Fury (Samuel L. Jackson) dello S.H.I.E.L.D. compariva puntualmente in mezzo ai titoli di coda a gettarne i semi, l’attesissimo (quanto non proprio necessario) film sui “Vendicatori” giunge finalmente nelle sale.
Con il passaggio di distribuzione dalla Universal Pictures delle pellicole precedenti (che comunque produce) alla Buena Vista/Disney e con al timone il Joss Whedon “Re Mida” delle serie TV d’ambiente fantastique come Buffy, l’ammazzavampiri e Angel, si uniscono al quartetto dei già più volte ritratti eroi (Iron man ha già avuto un sequel, mentre Hulk ha già subito un rebooting post-Ang Lee) la Vedova Nera Natasha Romanoff (Scarlett Johansonn) e l’Occhio di Falco Clint Barton (Jeremy Renner).
La trama, pur essendo poco più di un pretesto, riesce a dilatarsi sotto la penna dopante dello stesso regista, autore del copione, per quasi due ore e mezzo. Loki (Tom Hiddleston), fratellastro cattivo di Thor (Chris Hemsworth), condotto sulla terra dall’apertura di un varco dimensionale durante un esperimento presso la NASA, minaccia una guerra contro il nostro pianeta mediante il suo esercito di temibili Chitauri. A Fury ed al suo S.H.I.E.L.D. non resta che mettere insieme una squadra di supereroi (Capitan America Hulk, Iron Man, Thor e la Vedova Nera; mentre Occhio di Falco nel frattempo è passato contro la sua volontà al nemico). L’intesa all’interno del gruppo non sarà facile da raggiungere, ma il pericolo che il mondo sta correndo metterà presto tutti d’accordo.
Curioso e ricco calderone, come quelle buste sorpresa che ancora oggi i bambini di tutto il globo continuano ad aprire ansiosi e festosi, The Avengers è una di quelle opere destinate a dividere il pubblico. Pur tenuto in piedi dalla spassosa ironia di Tony Stark/Iron Man, vero collante dell’operazione, il film di Whedon ha a proprio sfavore un cattivo da operetta – benché classificato ottavo nella classifica dei “100 più grandi cattivi dei fumetti di tutti i tempi” secondo www.ign.com – qui tra i più ridicoli della storia del cinema (e dei comics), senza contare il nome che in Italia ricorda un noto farmaco antinfiammatorio introdotto da articolo determinativo. E quando, per intrattenere per oltre le due ore i poco cauti spettatori, la scelta cade sull’ennesima distruzione del nostro pianeta – una vera moda da qualche anno a questa parte – le braccia cadono anche al pubblico più ingenuo e ben disposto. Ma, se si trascura questo aspetto, lo spettacolo non manca e le scene ad effetto, soprattutto quando Hulk è in scena, si fanno seguire con non poca partecipazione, condite a dovere dalla suddetta sapiente ironia.

Indispensabile? Irrinunciabile? Fondamentale? Boh! Ora che l’hanno girato, dopo numerose traversie, e che alla fine è uscito, per passare un mezzo pomeriggio si può pure vedere… ma solo se non avete di meglio da fare!

Voto: * * *

Paolo Dallimonti