Scheda film
Regia e Soggetto: Eros Puglielli
Sceneggiatura: Cristiano Callegaro, Eros Puglielli
Montaggio: Marco Calvitti
Musiche: Riccardo Mancini, Valerio Signoretti
Italia, 1995/2000 – Grottesco – Durata: 75′
Cast: Anna Bastoni, Federico Calisti, Cristiano Callegaro, Alessio Muzi, Vincenzo Ribaudo
Uscita: 10 febbraio 2012/maggio 2000
Distribuzione: Distribuzione Indipendente/Lucky Red
Sale: 3
Il sonno della ragione
Ruggero (Cristiano Callegaro) è un ragazzo della periferia romana che viene lasciato dalla sua ragazza Anna (Bastoni) perché lo ritiene troppo… basso! Non riuscendo a darsi pace, il giovane le telefona continuamente, ricevendo risposte solo dalla madre, che non fa che ripeterle che la ragazza “dorme, dorme!”. Insieme all’amico Michele (Alessio Muzi) si decide a “violare” la zona delle case popolari, notoriamente territorio dei temibili fratelli Riccio (Vincenzo Ribaudo), in realtà un solo psicopatico affetto da doppia personalità. La scoperta di Ruggero sarà agghiacciante – ossia che Anna ora se la fa col pericoloso boss del quartiere – ma mai quanto quella di Michele…
Potremmo dire che Eros Puglielli sta al VHS come Nanni Moretti sta al Super 8: ciascuno figlio dei propri tempi, con circa vent’anni e poetiche differenti a separarli, i due registi debuttarono grazie a tecnologie amatoriali alla portata di tutti (più il primo che il secondo), ma con idee ben precise e soprattutto molto originali. E se i padrini di Moretti all’epoca furono i Taviani (che gli diedero, dietro numerose insistenze, un ruolo in Padre padrone) ed il glorioso Filmstudio che ospitò per tre mesi il suo primo lungometraggio Io sono un autarchico, quelli di Puglielli sono Francesca Cima e Nicola Giuliano della Indigo che acquistano Dorme, girato nel 1995 (a partire dal corto omonimo di due anni prima), e nel 2000 lo trasferiscono su pellicola 35mm, facendolo arrivare in sala con distribuzione Lucky Red, fino al recupero odierno da parte della mai troppo elogiata Distribuzione Indipendente, che per l’occasione gli ha anche realizzato una nuova locandina firmata dall’artista Christian G. Marra.
In pochi film (ed esordi) italiani si è vista una freschezza ed una quantità di trovate come in questo primo lungometraggio di Puglielli. A metà tra il fumetto ed il cartone animato (con perfino una citazione de Il grande Mazinga), tra la favola ed il sogno, ma senza ricusare le droghe e la violenza, in mezzo ad un mare di effetti sonori ed agli scatti fulminei dei suoi personaggi e pure a corse della telecamera molto naïf ma che ricordano tanto Raimi, con surreali idee come i fratelli Riccio o il padre del protagonista che lo invita a mangiare carne cruda per crescere di più o ancora le armi a base d frutta di un supereroe estemporaneo, la vicenda del bassetto Ruggero che cerca di salvarsi e di recuperare il suo amore in mezzo alle altissime torri delle case popolari – quasi un contemporaneo Don Chisciotte – sono un picco di creatività al quale il regista romano difficilmente riuscirà a tornare, se si esclude il successivo Tutta la conoscenza del mondo, primo film lungo girato direttamente in pellicola, che già però deve molto a questo film. Forse ispirato da una benigna pochezza di mezzi, Puglielli riesce a mantenere un ritmo elevato per quasi tutto il tempo, per poi allentare un po’ le briglie nel prefinale, quando viene svelato il segreto del nostro eroe con una spiegazione troppo didascalica, ma riprendendo subito il volo ed incastonando la fine del racconto in un definitivo e spiazzante contorno onirico e favolistico. Insuperabile Cristiano Callegaro, amico del regista ed artefice insieme a lui del progetto, suo attore-feticcio ed autentica rivelazione di cui si perderanno a lungo le tracce, ma che abbiamo ritrovato con piacere qualche anno fa in un altro felice esordio, l’horror Il bosco fuori di Gabriele Albanesi.
Curiosità: l’irresistibile e carnivoro genitore di Ruggero è interpretato dal vero padre di Puglielli, Giorgio, stimato orafo nella capitale.
Raro perché… è un debutto molto curioso, molto divertente, ma che potrebbe non accontentare tutti.
Note: uscito nel maggio 2000 dalla Lucky Reda, viene riportato nelle sale del proprio circuito da Distribuzione Indipendente.
Voto: * * *½
Paolo Dallimonti