Scheda film

Regia: Vito Cea
Soggetto e Sceneggiatura: Antonio De Santis
Fotografia: Antonello Emidi
Montaggio: Antonio Siciliano
Scenografie: Francesco Scandale
Costumi: Graziella Pera
Musiche: Gianni Ciardo, Daniela Desideri
Italia, 2012 – Commedia – Durata: ‘
Cast: Uccio De Santis, Mia Benedetta, Aylin Prandi, Nando Paone, Umberto Sardella, Antonella Genga, Brando Rossi
Uscita: 23 marzo 2012
Distribuzione: Bolero Film

 Film-Uccio

Il comico Lello Morgese (Uccio De Santis), osannato dalle folle nei teatri delle Puglie, non riscuote lo stesso successo presso la moglie Silvia (Mia Benedetta) che, al suo ennesimo ritorno a casa a notte fonda, gli lascia un biglietto d’addio sul televisore, accusandolo tra l’altro di non farla (più) ridere. Caduto in depressione, l’attore non più in grado di sostenere i suoi spettacoli, tant’è che è costretto a mollare la propria compagnia, lasciandola in mezzo a i guai. Su consiglio dello stralunato psicanalista dr. Polito (Franco Paltera), insieme agli amici e colleghi Mauro, detto “Volume” (Nando Paone), tecnico del suono sordo da un orecchio, e l’elettricista di scena Salvavita (Umberto Sardella), si mette sulle tracce dei suoi numerosi fan, alla ricerca di se stesso e della sua vera vena artistica. Qui entrerà in contatto con realtà buffe e surreali, fino all’incontro con l’affascinante Rossella (Aylin Prandi), che scatenerà in lui diversi e fatidici dubbi…
Imperniato sulla “dura vita dell’attore (comico)”, Non me lo dire è l’ennesimo film di/su/con l’attore locale di maggiore e relativo successo al momento. Uccio De Santis, all’anagrafe Antonio (volto curiosamente somigliante al collega romano Antonio Giuliani), per fortuna solo autore dello script, è una celebrità pugliese, arcinoto nelle televisioni regionali, in particolare per la trasmissione Mudù – Barzellette sceneggiate.
Il film, che inizia fastidiosamente con l’ingresso in scena dell’artista in un teatro gremito di gente che lo applaude in piedi e frequentemente costellato da urticanti canzoncine con risate in sottofondo, cerca in ogni modo di elevarsi sopra la media: confezione estremamente curata, fotografia calda, attenta direzione di attori discreti (anche se De Santis è ovviamente un cane sciolto e la bellezza mozzafiato della Prandi la disarciona naturalmete da qualsiasi velleità recitativa, limitandola allo strabuzzare dei suoi begli occhi dal colore indefinito) insieme allo strategico impiego di caratteristi rodati, ingenui accenni alla comicoterapia, conclusione con un finale dolce-amaro, ma purtroppo stonato. Il risultato è un’operazione a tratti gradevole, aggraziata se non nobilitata dalle gustose musiche di quell’istituzione comica pugliese che è Gianni Ciardo (nume tutelare che non a caso interpreta il ruolo del sacerdote, quasi a voler benedire De Santis ed il suo lavoro), destinata ad incontrare pure il favore di una fetta di pubblico – chi si accontenta gode! – ma votata anche a morire sotto il peso della sua inutilità e dell’ambiziosa banalità.
Nota: il film è già uscito il 14 marzo 2012 solo in Puglia, Molise, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia.

Voto: * *½

Paolo Dallimonti