Scheda film
Regia: Steven Soderbergh
Soggetto e Sceneggiatura: Lem Dobbs
Fotografia: Steven Soderbergh (alias Peter Stewart)
Montaggio: Steven Soderbergh (alias Mary Ann Bernard)
Scenografie: Howard Cummings
Costumi: Shoshana Rubin
Musiche: David Holmes
USA/Irlanda, 2011 – Azione/Thriller – Durata: ’93
Cast: Gina Carano, Ewan McGregor, Michael Fassbender, Michael Angarano, Channing Tatum, Debby Lynn Ross, Michael Douglas
Uscita: 24 gennaio 2012
Distribuzione: Moviemax
La bella e le bestie
Se Lucio Fulci nel libro omonimo di Paolo Albiero e Giacomo Cacciatore era stato definito “il terrorista dei generi”, possiamo parafrasare l’epiteto e considerare Steven Soderbergh come “il doppiogiochista dei generi”: action, commedia esistenzialista (anche a sfondo erotico), legal thriller impegnato, biografico agiografico o sperimentale, horror thriller catastrofico, dramma post-bellico, fantascienza spirituale, narco-dramma, tanto per citarne alcuni, e con essi via a sperimentare remake, sequel, distibuzioni alternative e parallele. Tutti praticati minimo sempre in coppia o filtrati attraverso una luce nuova.
Con questo Knockout, che rischia, tra la molteplicità delle frequentazioni, di mandare letteralmente al tappeto gli spettatori suoi fan, si cimenta con successo nelle arti marziali e nello spionaggio “a la James Bond”, con un pizzico di Hitchcock.
La vicenda è quella della giovane e bella Mallory Kane (la campionessa Gina Carano, al suo primo ruolo importante sul grande schermo, dopo qualche filmetto d’azione ed uno show televisivo – American Gladiators – col nome d’arte di “Crush”), che lavora in privato per missioni che i governi non possono autorizzare, ma alle quali non possono rinunciare. Alle dipendenze di Kenneth (Ewan McGregor), con cui in passato ha avuto pure una relazione sentimentale, accetta l’incarico di liberare un ostaggio a Barcellona. Ma poco dopo trova l’uomo morto: qualcuno vuole incolparla dell’omicidio per incastrarla ed eliminarla. Per Mallory comincia così una fuga disperata, tra il New Mexico e l’Irlanda, nel tentativo di difendersi e scoprire chi vuole la sua testa, con in mente una sola parola: vendetta.
Il copione di Lem Dobbs (già collaboratore del regista in Delitti e segreti e L’Inglese) trasuda adrenalina da tutti i pori e garantisce divertimento e spettacolo fin dall’inizio (scazzottata più rapimento ed inseguimento nei boschi più sparatoria), mentre la regia di Soderbergh lo asseconda ampiamente, regalandoci una sequenza già destinata ad entrare nella Storia del Cinema: il rendez-vous alquanto movimentato tra la protagonista e Michael Fassbender (Paul), senza colonna sonora se non quella degli oggetti che si infrangono nel loro corpo a corpo, annunciato ma non troppo atteso, dopo una serie di convenevoli forzati e di sospetti ed il trascorrere di un’ambigua serata.
La fotografia, curata dallo stesso Soderbergh (sotto lo pseudonimo di Peter Andrews, mentre come Mary Ann Bernard realizza anche il concitato montaggio), passa dalla quasi sovraesposizione al buio semi-assoluto, non disdegnando anche il bianco e nero a fini drammaturgici.
E se qualche combattimento appare fin troppo studiato o costruito, la presenza inoltre di Channing Tatum, Michael Angarano, Michael Douglas, Antonio Banderas e Bill Paxton – un cast stellare esclusivamente maschile, un po’ gigioneggiante e quasi interamente destinato al massacro – annulla questo e qualunque altro possibile difetto, catturando lo spettatore per l’intera durata del film e tenendo a battesimo la nascita artistica di Gina Carano, nuova star dell’action, ma non solo.
Voto: * * *½
Paolo Dallimonti