Scheda film
Regia: Leonardo Pieraccioni
Soggetto: Leonardo Pieraccioni, Giovanni Veronesi, Domenico Costanzo
Sceneggiatura: Leonardo Pieraccioni, Giovanni Veronesi
Fotografia: Mark Melville
Montaggio: Stefano Chierchiè
Scenografie: Francesco Frigeri
Costumi: Claudio Cordaro
Musiche: Gianluca Sibaldi
Italia, 2011 – Commedia – Durata: 93′
Cast: Leonardo Pieraccioni, Rocco Papaleo, Ariadna Romero, Thyago Alves, Shel Shapiro, Michela Andreozzi, Maurizio Battista
Uscita: 16 dicembre 2011
Distribuzione: Medusa Distribuzione
Finalmente il solito film di Pieraccioni
Poche sono le certezze che ci rimangono in questa vita, soprattutto in tempi così precari. Una di queste, e in un’accezione non proprio positiva, è il film prenatalizio di Leonardo Pieraccioni. Stesso schema, stessa storia, stesso finale, cambia location (ma rimaniamo in Toscana), cambia ragazza proveniente sempre da qualche meta esotica e cambiano i nomi dei personaggi. Insomma i cambiamenti attuati sono ai minimi storici, e ad ogni dicembre ci ritroviamo sempre a sorbirci un film in cui l’amore e l’amicizia trionfano nel modo più banale, seguendo percorsi sempre più scontati. Quest’anno Pieraccioni è un professore di musica di Lucca chiamato dalla trasmissione di Maria De Filippi “C’è posta per te”, dove scopre che sua mamma, scomparsa da poco, aveva adottato a distanza una bambina brasiliana. Sono passati tanti anni e quella bambina adesso è una bellissima modella. Ora che la ragazza è in Italia per lavoro, vuole incontrare il suo “fratello” italiano. I due danno così vita ad un incontro imprevisto che sarà pieno di colpi di scena e di situazioni esilaranti. I colpi di scena e le situazioni esilaranti forse erano presenti nelle intenzioni del regista ma nella fattispecie, ci si annoia praticamente per tutto il film e non si ride neanche un pò. Neanche la simpatia e la bravura del compagno di viaggi di Pieraccioni, Rocco Papaleo, la bellezza senza dubbio notevole della pupa di turno, Ariadna Romero, o la eccessiva caratterizzazione del Maestro Andrea Buscemi, riescono a risollevare una situazione disastrosa. Finalmente la felicità parte da un’idea carina, due fratelli acquisiti che si ritrovano grazie al programma di Canale 5, ma poi si sviluppa evitando qualsiasi tipo di soluzione innovativa, con il solito happy ending che non disturberebbe tanto se fosse, almeno in minima parte, supportato da una qualche veridicità, o da un evolversi spiritoso e accattivante. Non c’è emozione, che invece c’era ne primi film di Pieraccioni, non c’è ironia, non c’è neanche quell’atmosfera scanzonata e serena che riesce sempre facile creare ai toscani.
Sceneggiatura firmata a sei mani da Pieraccioni insieme a Giovanni Veronesi (in effetti la sua forma sta diventando una garanzia di mediocrità) e a Domenico Costanzo, amico storico del regista toscano.
Leonardo Pieraccioni dovrebbe ritrovare quel taglio malinconico e spassoso che tanto ci era piaciuto nel suo I laureati, quella battuta pronta e tagliente che ci aveva divertito ne Il Ciclone o quelle gag e quei personaggi esilaranti che ci hanno fatto amare Fuochi d’Artificio.
Fino ad allora dovrebbe smettere di fare film.
Voto: *½
Di Giada Valente