Scheda film
Regia: Edo Tagliavini
Soggetto: Virgilio Olivari, Mario Calamita
Sceneggiatura: Antonio Tentori, Mario Calamita, Taiyo Yamanuchi, Emiliano Coltorti, Edo Tagliavini
Fotografia: Marina Kissopoulos
Montaggio: Lorenzo Loi
Scenografie: Paolo Dore
Costumi: Gina Larocca
Musiche: Claudio Simonetti, Pazi Mine
Italia, 2010 – Horror – Durata: 94‘
Cast: Monica Citarda, Francesca Faiella, Marco Benevento, Paolo Ricci, Fabio Rizzuto, Virgilio Olivari, Valentina Del Rio
Uscita: 9 dicembre 2011
Distribuzione: Distribuzione Indipendente
Numero sale: 2
Fantasmi vs. Zombi vs. Serial Killers
Sandra (Francesca Faiella), la cui gemella Giulia fu vittima, quand’erano bambine, di un serial killer noto come “il chirurgo” (che per camuffamento ricorda “L’eternauta”), torna, oggi reporter, sugli stessi luoghi per un servizio sul mondo del porno. Costretta insieme al socio Marco (Benevento) a realizzare il backstage di un film a luci rosse, si ritroverà coinvolta in un terrificante mondo di orrori vecchi e nuovi, tra fantasmi del passato, zombie attualissimi ed un serial killer apparentemente redivivo.
Il regista Edo Tagliavini, già autore di numerosi corti, spot e videoclip, raccogliendo l’eredità del produttore e co-sceneggiatore Mario Calamita, che inizialmente avrebbe dovuto dirigerlo, esordisce nel lungometraggio con questo horror per alcuni versi molto tradizionale, ma atipico per altri. Rimettendo mano ad un copione già scritto ad otto mani, cerca faticosamente un compromesso tra le proprie aspirazioni, un budget non elevato ma nemmeno infimo (intorno ai centomila euro) e le istanze della produzione.
I problemi di Bloodline – che inizialmente avrebbe dovuto intitolarsi Porno paura, da tradursi all’estero nel più esotico ed accattivante corrispondente inglese Porno fear – sono però gli stessi di molti film di genere girati in Italia: da una parte la tendenza a diluire un’idea forte ed a stemperarla con una cornice relativamente ed assolutamente più debole, dall’altra l’indecisione su quale strada imboccare. Un po’ giallo – anche se si capisce quasi subito chi sia l’assassino ed anche perché uccida – un po’ commedia ironica (tutta la parte sull’hard, compresa la presenza del vero porno-attore Francesco Malcom, ed alcuni nomi dei personaggi come Klaus Kinki e Gianni Belcompagni), un pizzico di torture porno (cortocircuitato con la vera/finta pornografia) e di snuff movie, un po’ ghost story (con tanto di possessione) ed anche un po’ film di zombi, l’opera di Tagliavini inciampa spesso senza decidersi su quale possa essere la strada migliore da seguire.
Pur se l’idea di Virgilio Olivari (anche interprete) e Calamita era proprio quella di mescolare i sottogeneri (fantasmi, zombi e serial killer), inserendoci pure la cornice del porno, in quanto l’unica che giustificasse in quel campo la ricerca di vittime perfettamente sane, e malgrado Tagliavini e la direttrice della fotgrafia Marina Kissopoulos abbiano cercato di sopperire in tutti i modi alle ristrettezze economiche, il risultato è purtroppo deludente.
Benché il ritmo sia complessivamente sostenuto, nel complesso il mix non funziona fino in fondo e l’utilizzo di bravi attori accanto ad altri meno dotati finisce col mettere un’ulteriore grossa ipoteca su un’opera prima che nei tesissimi minuti iniziali aveva fatto meglio sperare.
RARO perché… è un horror tutto sommato molto tradizionale.
Voto: * *½
Paolo Dallimonti