Scheda film

Regia: Marina Spada
Soggetto e Sceneggiatura: Daniele Maggioni, Maria Grazia Perria, Marina Spada
Fotografia: Sabina Bologna, Giorgio Carella
Montaggio: Carlotta Cristiani
Costumi: Sabrina Beretta
Scenografie: Alessio Baskakis
Musiche: Paolo Fresu, Bobo Ferra
Italia – 2011 – Drammatico – Durata: 88‘
Cast: Claudia Gerini, Raffaele Pisu, Claudia Coli, Paolo Pierobon, Lino Guanciale, Enrico Bosco
Uscita: 4 novembre 2011
Distribuzione: Iris Film

Sale: 14

 Sola più che mai

Monica (Claudia Gerini) è una donna i carriera, il cui lavoro consiste nel tenere lezioni ai dipendenti di grandi aziende. Ha da sempre un rapporto conflittuale col padre (Raffaele Pisu) e con la sorellastra Simona (Claudia Coli), il cui figlio Roberto (Enrico Bosco) cerca e trova spesso rifugio da lei. Anche la sua vita sentimentale non è delle più serene, poiché intrattiene una relazione col suo superiore Vittorio (Paolo Pierobon), un uomo sposato. Ogni giorno che passa Monica avverte sempre maggiori contraddizioni, arrivando a capire che il suo operato, in cui ha sempre creduto ed investito, viene usato dalle aziende per agevolare gli impellenti tagli al personale che la crisi imperante impone. Alla morte del genitore per lei sarà il momento di una scelta decisiva quanto radicale, per affrontare il suo passato, ma anche un sempre più incerto domani.

Marina Spada, stimata regista di opere di nicchia quali Come l’ombra e Poesia che mi guardi, rimane nella sua Milano per un film destinato ad un pubblico più eterogeneo, affidandolo ad una star come Claudia Gerini, che, per l’occasione, si esibisce in una calata lombarda. Insieme agli sceneggiatori Daniele Maggioni e Maria Grazia Perria, ha scritto così una storia che parla di presente, nerissimo, ma anche di un passato non propriamente sereno e di un futuro auspicabilmente più roseo, a patto che si rinunci all’attuale situazione. In essa si aggira Monica, donna che svolge un mestiere ambiguo, finché non si renderà conto dello squallore in cui ha vissuto, facendo i conti con tutta la sua storia personale. Figlia non figlia, madre non madre, compagna non compagna, il suo è un destino assai grigio.

Quello che manca alla Spada ed alla Gerini, pur in una delle sue migliori interpretazioni, è il ritmo e l’empatia con lo spettatore. L’ambiente della protagonista, lavorativo e privato, è di una freddezza estrema e non basta il ricorso, spesso forzato, alla fede per renderlo più potabile. Così i giorni di Monica scorrono prevedibili – il suo sfruttamento da parte delle grandi aziende cui presta la propria opera si intuisce subito – e ridondanti di noia, rendendola subito antipatica ed insopportabile a chi guarda. E nemmeno i bravi caratteristi come Pisu e la Coli riescono a risollevare quello che, speriamo, sia solo un incidente di percorso nella brillante carriera di una delle nostre migliori registe indipendenti.

RARO perché… è un film non del tutto riuscito di una regista di nicchia

Note: presentato in concorso alla Festa del Film di Roma 2011.

Voto: * *½

Paolo Dallimonti