Scheda film
Titolo originale: Tomorrowland
Regia: Brad Bird
Soggetto: Brad Bird, Damon Lindelof, Jeff Jensen
Sceneggiatura: Brad Bird, Damon Lindelof
Fotografia: Claudio Miranda
Montaggio: Walter Murch
Scenografie: Scott Chambliss
Costumi: Jeffrey Kurland
Musiche: Michael Giacchino
Effetti Speciali: Kelly Coe, Jayme Smith, Brad Zehr
USA, 2015 – Fantascienza/Avventura – Durata: 130’
Cast: George Clooney, Britt Robertson, Hugh Laurie, Raffey Cassidy, Thomas Robinson, Judy Greer, Pierce Gagnon
Uscita: 21 Maggio 2015
Distribuzione: Walt Disney Pictures Italia
Interstellar New Deal
Tomorrowland – Il mondo di domani è liberamente ispirato all’area tematica presente nei parchi di divertimento della Disney. La trama, di questa nuova pirotecnica avventura tutta effetti speciali e ritmo indiavolato, vede l’intelligente teenager Casey Newton (Britt Robertson, The First Time – 2012) e l’inventore di mezz’età Frank Walker (George Clooney, Gravity – 2013), quest’ultimo deluso dalla vita che gli aveva promesso un diverso e prospero futuro, uniti nell’ardua impresa di scoprire i misteri di uno spazio/mondo parallelo celato chissà dove nell’universo. Quella terra di domani che sembra essere apparentemente vicina, ma allo stesso tempo lontana anni luce. In tutto questo uscire ed entrare dal mondo reale a quello fantascientifico non può mancare l’antagonista di turno: David Nix, (Hugh “Dr. House” Laurie), che forse nei panni del medico più narcisista e tormentato della storia della televisione, risulta più credibile.
La regia è affidata a Brad Bird, a suo agio a lavorare con la Major delle Major: la Disney Production. I suoi lavori precedenti targati Pixar Animation, Gli Incredibili (2004) e Ratatouille (2007), avevano incantato il mondo del cinema. Già allora come ora, ritroviamo nei temi sviscerati dai suoi film, quella voglia di stupire e credere che tutto sia possibile. Sperare in un futuro migliore o nella possibilità che al nostro attuale quotidiano sia contrapposto un mondo con buone e generose prospettive, dove i sogni dei nostri padri si possano realizzare.
In tutto questo sta la forza dell’intera pellicola. Un volo spaziale indirizzato verso una nuova frontiera, verso un futuro alla Interstellar, che ci ha da poco narrato Chris Nolan. Una fertile fonte di rinnovamento per la società contemporanea, che guarda al futuro valutando solo il profitto e senza veri ideali di comunione e amore reciproco. Speriamo, che il futuro che avevano immaginato i nostri antenati, non rimanga solo utopia. Oppure ottima fantascienza, che guardando ora, dentro in nostro vivere quotidiano, fantascienza rimarrà.
Istruttivo è il giusto termine per indicare il cammino/aspetto formativo del film, soprattutto sulla giovane donna Casey, che attraverso il mentore Frank intraprende un percorso educativo solido e aperto alla giusta visione sul futuro.
Peccato, e lo si può dire a voce alta, che la sceneggiatura (Brad Bird & Damon Lindelof, quest’ultimo sceneggiatore della serie Tv Lost – 2004-2010) perda in qualche occasione la bussola che regola la lotta tra pensiero passato e presente, smarrendosi in giochetti ed in complicazioni che hanno un effetto finale forse troppo contorto e in alcune situazioni anche banale rispetto alle idee iniziali.
Forse, paradossalmente, se non fosse marchiato Disney e quindi obbligato gioco forza ad essere obbligatoriamente ludico (il ritmo è talmente veloce che sembra di vedere un bimbo con in mano della creta profumata, che continua a cambiare forma freneticamente), Tomorrowland avrebbe potuto lasciare un segno più marcato nell’immaginario della settima arte.
Senza cambiare drasticamente registro, che comunque appassiona e strappa sorrisi, una più corposa e mirata critica verso l’apocalittico avrebbe portato il lungometraggio su un più alto gradino del podio.
Affascinante dal punto di vista visivo. La gran parte delle ambientazioni (Scott Chambliss, Into Darkness – 2013) appartengono ai giorni nostri, ma troviamo anche uno stile anni 50’ verso il futurismo. Gli effetti speciali la fanno da padrone, d’altronde con la magia fantascientifica la compagnia californiana di Burbank non sbaglia un colpo. A livello attoriale, nessuna particolare stonatura.
Le interpretazioni dei due protagonisti principali posso essere così riassunte: George Clooney didattico, forse poco propenso al divertimento ed in alcune scene un po’ troppo colletto bianco; Britt Robertson è la classica adolescente che sgrana gli occhi davanti alla meraviglia, ma gradevole e perfetta nel ruolo.
Voto: 6
David Siena