Scheda film
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Mariana Rondón
Fotografia: Micael Cajahuaringa
Montaggio: Marité Ugàs
Musiche: Camilo Froideval
Venezuela/Germania, 2013 – Drammatico – Durata: 93’
Cast: Samuel Lange, Samantha Castillo, Beto Benites, Nelly Ramos
Uscita: 30 ottobre 2014
Distribuzione: Cineclub Internazionale Distribuzione
Sale:
Un diavolo per capello
A poco meno di un mese dall’apertura del 32esimo Torino Film Festival esce nelle sale nostrane, grazie alla lungimiranza della Cineclub Internazionale Distribuzione, Pelo Malo, che proprio della scorsa edizione della kermesse piemontese era stata una delle principali protagoniste, conquistando la bellezza di quattro riconoscimenti. Dopo il fortunato battesimo, la pellicola scritta e diretta da Mariana Rondón tenta ora di farsi largo anche nel mercato italiano a un anno di distanza circa dalla presentazione torinese.
La regista venezuelana racconta la storia di Junior, un ragazzino di nove anni che vorrebbe stirare i suoi “capelli ribelli” in occasione della foto dell’annuario, per assomigliare almeno per una volta a un cantante pop alla moda. Questo lo mette però in contrasto con sua madre, Marta. Più Junior, infatti, cerca di modellare i capelli e farsi amare dalla madre, più lei rifiuta questo suo comportamento. Ne scaturisce un faccia a faccia generazionale che parla di amore, affetto, spirito di sopravvivenza, rapporti familiari, legami di sangue e ricerca della propria identità. E la mente dello spettatore non può ritornare a opere più o meno recenti che hanno fatto di questo duello fisico, sentimentale, emotivo e affettivo, il rispettivo baricentro drammaturgico e narrativo: da Billy Elliot a Più buio di mezzanotte, passando per Mommy. Ed è proprio con il bellissimo e intenso film di Xavier Dolan che è possibile rintracciare le affinità elettive più forti. Entrambi i protagonisti sono esistenze ribelli che cercano insistentemente, seguendo traiettorie diverse, l’indipendenza e l’identità, per poi rendersi conto di non potercela fare senza l’amore, la presenza e il sostegno della propria madre. Pelo Malo, così come Mommy, porta sullo schermo questo cordone ombelicale invisibile che fa fatica a spezzarsi. Il tutto calato nel ventre minaccioso di una Caracas ostile, città di urbana, politica e familiare violenza. In essa, una madre e un figlio tentano di restare a galla, dovendo giocoforza scendere a compromessi tra le mura di casa e le strade di una metropoli spietata e indifferente. Ciò genera una sorta di equazione imperfetta, o meglio un cortocircuito emozionale che mostra quanto la violenza di un contesto possa riflettersi nelle dinamiche interiori di un personaggio.
La Rondón affida questa “battaglia” quotidiana combattuta su due fronti a una coppia di straordinari interpreti (un giovanissimo Samuel Lange e un’intensa Samantha Castillo, rispettivamente nei panni di Junior e Marta) che valorizzano all’ennesima potenza quanto di buono la scrittura, tanto dal punto di vista drammaturgico quanto da quello dialogico e del disegno dei personaggi, ha messo loro a disposizione. La regista è bravissima nel dirigerli, senza mettere mai da parte il lavoro tecnico dietro la macchina da presa, dal quale traspare un’attenzione nei confronti dei dettagli e un certo rigore formale, figli di una brillante e cangiante scrittura registica, tesa ad alternare, saldandoli, il pedinamento socio-realistico tipico dello sguardo documentaristico-antropologico e le sfumature del dramma.
Voto: 8
Francesco Del Grosso