Recensione n.1
Francamente…
Ci sono indubbiamente molte cose da dire a favore di questo film, spesso divertente e di buoni sentimenti – cosa che io non considero affatto un difetto – ma faccio fatica a ricordare un altro film così completamente privo di tensione narrativa.
Cioè, sarebbe potuto durare 1 ora in più o in meno, gli avvenimenti si succedono uno dopo l’altro, le cose che capitano a un personaggio avrebbero potuto capitare ad altri o non capitare e a un certo punto il film finisce e viene il dubbio che abbiano finito la pellicola. Non si ha mai la sensazione, comune al cinema, che i fili della storia si stiano stringendo per un finale che risolva. Non si può nemmeno definire un finale aperto: semplicemente cominciano a scorrere i titoli di testa.
E non è nemmeno una tranche de vie italiana contemporanea poichè i personaggi e le loro vicende non paiono assolutamente tipici. A un certo punto c’è una sorpresa, un evento del tutto inaspettato e bizzarro che spiega un episodio precedente. Cioè sarebbe stato una sorpresa se qualcuno nel cinema si fosse sorpresa, ma il film è talmente poco strutturato che l’effetto è stato nullo. Insomma, ci si diverte ma alla fine rimane un’esperienza strana.
Stefano Trucco
Recensione n.2
Una donna che si chiamava Agata, che era convinta di avere un fratello, che amava i libri e faceva la libraia, che si era innamorata di un ragazzo più giovane, sempre più fulminava lampadine al suo passaggio e non sapeva il perché… quando si accorse che qualcosa stava cambiando.
Un uomo che si chiamava Gustavo, che credeva di avere una sorella di nome Agata, di aver ereditato il mestiere del padre e il nome del nonno, che con sua moglie e suo figlio si sentiva al riparo dalle intemperie… un bel giorno scoprì che quell’uomo non era lui.
Un altro uomo di nome Romeo, che viaggiava per la pianura con un macchinone pieno di vestiti, che pensava a sua moglie come al fiore più bello ma si posava come un grosso calabrone su tanti altri fiori, credeva di non avere fratelli né sorelle ma si sbagliava… non sapeva che il suo mondo era più grande di quello che pensava.
E a cantare assieme a loro l’allegra, dolorosa, imprevedibile canzone della vita, un coro di personaggi vibranti e bizzarri i cui destini si intrecciano in una storia d’altri tempi che potrebbe avvenire solo oggi… o forse anche domani.
La Redazione