All the Invisible Children film corale diretto da Mehdi Charef, Emir Kusturica, Spike Lee, Kátia Lund, Jordan Scott, Ridley Scott, Stefano Veneruso, John Woo. Un’opera collettiva, patrocinata dall’Unicef e prodotta dall’italiana Mk Film (Maria Grazia Cucinotta, Chiara Tilesi e Stefano Veneruso) insieme a Rai Cinema. Un film che inanella schegge sull’infanzia in un’unità emozionale forte attraverso sette episodi.

Si va dai bambini-soldato nei giochi di guerra etnici di Mehdi Charef all’adolescente sieropositiva nata a Brooklyn di Spike Lee a due ragazzini di strada a San Paolo diretti da Katia Lund. Dalla regressione infantile di un fotoreporter traumatizzato, alla periferia di Napoli del monello Ciro secondo Stefano Veneruso, fino all’incantevole fiaba di John Woo, vista dagli occhi di una bambola. Sorprendente la relazione tra i diversi corti, sospesi in una dimensione spazio-temporale dislocata altrove, come se gli occhi dei bambini da nord a sud del mondo vedessero la stessa cosa.

Il risultato è un film intenso e commovente, in cui la diversità dei luoghi e delle vicende trova un magico filo comune nella presenza dei bambini, nella forza con cui reagiscono alla condizione marginale, alla crudeltà della società, al dolore della loro infanzia negata.

Il film è crudele e allo stesso tempo allegro, umoristico, commuovente proprio come i bambini, che hanno «la pelle dura» secondo Truffaut, e che se cadono dall’ottavo piano si rialzano.

Il film gode del sostegno della Cooperazione Italiana allo Sviluppo, dell’Unicef e del Programma Alimentare Mondiale dell’Onu, istituzioni alle quali andranno gli incassi.

Da venerdì 3 marzo (fino a lunedì 6 marzo), con spettacoli alle 19.15 e 21.30 (domenica anche 14.45 e 17.00), a Cinemazero, presso la SalaPasolini dell’Aula Magna Centro Studi di Pordenone.