Scheda film

Regia: Yasemin Samdereli
Soggetto e Sceneggiatura: Yasemin Samdereli, Nesrin Samdereli
Fotografia: The Chau Ngo
Montaggio: Andrea Mertens
Scenografie: Alexander Manasse
Costumi: Steffi Bruhn
Musiche: Gerd Baumann
Germania, 2011 – Commedia – Durata: 97′
Cast: Vedat Erincin, Fahri Ögün Yardim, Lilay Huser, Demet Gül, Aykut Kayacik, Aycan Vardar, Ercan Karakayli
Uscita: 6 dicembre 2011
Distribuzione: Teodora Film

Numero sale: 11

 Un road movie che insegna ad essere cittadini del mondo

Delizioso racconto “on the road” che racconta il viaggio di una famiglia di origine turca, trasferitasi in Germania negli anni sessanta per cercare fortuna, tornata in vacanza in Turchia per accontentare il capofamiglia Hüseyin, che vuole risistemare col loro aiuto una casa che ha appena comprato.
La famiglia Yilmaz, pur perfettamente integrata nella cultura tedesca non vuole perdere il contatto con le proprie origini e vuole tramandarle ai suoi nipoti che sentono ancor di più il peso e le contraddizioni della loro doppia nazionalità
Così il viaggio materiale che le tre generazioni della famiglia compiono gomito a gomito verso la terra d’origine, trova piena corrispondenza nel viaggio interiore compiuto da ognuno di loro, corrispondenze che sullo schermo si rivela grazie ad una struttura narrativa che intreccia presente, passato con immagini oniriche.
La loro storia della famiglia Yilmaz rispecchia quella di tanti immigrati che partono in cerca di un lavoro all’estero, fortuna che per Hüseyin consisteva in un lavoro stabile col quale assicurare un futuro ai suoi cari.
Quando l’intera famiglia lo raggiunge in Germania, esilaranti episodi evidenzieranno gli sforzi che la moglie e i suoi figli dovranno compiere per abituarsi al nuovo stile di vita.
Divertente la scena della scoperta del water, il cui utilizzo, da parte della donna turca viene considerato contrario alle basilari norme di igiene. Per non parlare del problema linguistico che darà vita a una serie di simpatiche gag.
Com’è naturale la famiglia pian piano si adegua e si allarga, fino a che non si avrà più quasi memoria dell’Anatolia dalla quale provengono. Rimane però in tutti gli appartenenti alla famiglia la consapevolezza che, seppur tedeschi, in loro ci saranno sempre gli echi e le tradizioni di un’altra cultura, di un’altra terra.
Il tema dell’immigrazione, dell’integrazione, della fusione delle culture diverse, è stato già portato sul grande schermo sia in pellicole drammatiche che in commedie, come East is East, ma la pellicola di Samdereli tocca corde più profonde, parla soprattutto di identità e di senso di appartenenza.
La regista racconta la realtà mischiando nostalgia e goliardia con grande veridicità, giungendo alla conclusione che ciò che siamo è la sintesi di tutto ciò che ci circonda: ciò da cui siamo partiti, le nostre origini, tutte le esperienze che abbiamo fatto nel corso della nostra vita, ciò che è stato nel mondo grazie alla nostra presenza, e ciò che sarà grazie ai nostri eredi, coi quali affondiamo le radici nel futuro.
Uno dei punti forti del film è il non aver proposto una caricatura del solito immigrato, ma ci regala un’immagine concreta di una famiglia dei nostri tempi che affronta le proprie origini evitando ogni pregiudizio. Ne viene un racconto agrodolce,a tratti amaro ma di grande impatto e tenerezza.
RARO perché… è un piccolo film etnico.

Voto: * * *½

Giada Valente