Scheda film
Regia: Francesco Henderson Pepe
Soggetto: Simone Morandi e Francesco H. Pepe
Sceneggiatura: Francesco H. Pepe, Debora Alessi e Ilaria Iovine, con la supervisione di Giacomo Scarpelli e Marco Tiberi
Fotografia: Fabio Zamarion
Montaggio: Luigi Mearelli
Scenografie: Gianni Brugnoli
Costumi: Flora Brancatella
Musiche: Andrea Farri
Italia, 2012 – Drammatico – Durata: 99′
Cast: Aylin Prandi, Malik Zidì, Francesco Casisa, Lavinia Longhi, con la partecipazione straordinaria di Angela Molina
Uscita: 23 maggio 2013
Distribuzione: Istituto Luce Cinecittà e Third Corporation Dreams
Sale: 28
Una torbida storia d’amore nella bellissima Salina
Due ragazzi francesi, André e Camille, fratello e sorella, vanno in vacanza a Salina, nelle Isole Eolie, dove per alcuni anni ha vissuto la loro madre. Il loro arrivo spezza l’equilibrio del microcosmo dell’isola e i due stranieri vengono guardati con sospetto. I due fratelli conoscono Santino, un ragazzo del luogo, dal carattere solitario che scoprirà, attraverso il confronto con i due coetanei, dei lati di sé che non conosceva. Il percorso, di crescita e rivelazione, che i tre ragazzi compiranno, insieme ad altri personaggi, tra misteri, dicerie, segreti e terribili verità si scontrerà con un amore che verrà giudicato sconveniente e spregiudicato ma che vincerà contro tutti i pregiudizi.
Film d’esordio per Francesco Henderson Pepe, che ha lavorato lungamente alla sceneggiatura di Amaro Amore con lo scopo di raccontare come un sentimento universale come l’amore non possa essere soggetto a differenze, limitazioni o regole. L’amore deve poter essere vissuto liberamente, al di là di ogni giudizio. Questo sarebbe l’assunto di partenza del progetto, senza ombra di dubbio ammirevole, se non fosse che, per l’ennesima volta nel cinema italiano, assistiamo ad una totale mancanza di sceneggiatura, caratterizzazione dei personaggi, evoluzione della storia e tutto ciò che ci viene mostrato, a livello narrativo, sono dei ragazzi che non sanno cosa cercano, fino all’arrivo del più improbabile dei latin lover. Santino, infatti, colui che diventerà l’oggetto della contesa non potrebbe essere più inadatto al ruolo, non perché non riveste bene i panni dell’isolano un po’ rozzo ma perché le sue scelte sono del tutto inconsapevoli e immotivate. Se lo scopo del film era quello di abbattere i pregiudizi il risultato ci porta quasi all’opposto, perché viene messa in scena una tale pantomima, finta e sgradevole, che il pregiudizio si crea da solo.
Il cast, di giovanissimi per lo più, non convince minimamente e la partecipazione di un grande attrice come Angela Molina appare come l’unico vero mistero di tutta la pellicola. La sola nota positiva del film è la regia, aiutata da uno scenario come quello della bellissima isola di Salina, suggestiva e magnifica, con il suo mare cristallino e la sua natura selvaggia.
Amaro Amore, nelle sale dal 23 maggio, è un film difficilmente definibile, ed è ancor più difficile cercare di trovare una motivazione per andarlo a vedere al cinema perché, nonostante gli sforzi, è impossibile trovarne una.
RARO perché… è un debutto non troppo riuscito.
Voto: * * . . . .
Giada Valente
Conferenza stamap – Roma, 13 maggio 2013
Si è tenuta presso la Casa del Cinema di Roma la Conferenza Stampa del film d’esordio di Francesco Henderson Pepe, Amaro Amore, in uscita nelle sale dal 23 maggio, in poco più di 20 sale. Presenti all’incontro con i giornalisti il regista e le due attrici protagoniste, Aylin Prandi e Lavinia Longhi.
Il film racconta dell’arrivo sull’isola di Salina di due fratelli francesi, André e Camille, e del loro incontro con un ragazzo, Santino. Il percorso, di crescita e scoperta che i tre vivranno durante l’estate attirerà i giudizi e le attenzioni degli abitanti dell’isola e porterà a galla segreti tenuti nascosti per troppo tempo.
Pepe racconta così il suo film d’esordio: “Conosco molto bene l’isola di Salina perché ci vado da sempre e volevo che nel mio film trasparisse l’amore che ho per quel posto e per la gente che ci vive. Avevo fatto una promessa che se mai fossi riuscito a fare un film lo avrei fatto lì perché è un luogo che ha una tale energia e forza e volevo che questi tratti emergessero. La storia l’ho scritta 7 o 8 anni fa ed è stato un lungo travaglio arrivare fino a realizzare il progetto. Ho avuto l fortuna di conoscere Sauro e Anna Falchi che hanno creduto in me e hanno prodotto la pellicola, io in questi anni ho cercato con una mia società indipendente di trovare i soldi per fare questo film con tutte le difficoltà del caso dato che non ho cognome importante e non vengo da una famiglia di cineasti. Diciamo che è stata una grande lotta, ci sono voluti 4 anni solo per chiudere la produzione, in seguito poi ha contribuito rai cinema e il ministero”. #IMG#Prosegue il giovane regista: “Ho scelto di girare questo film in pellicola, in 35 mm, perché sono un po’ ostico verso il digitale e questo mi ha aiutato ad avere un realismo nelle immagini impressionante. Il fatto di aver scritto la sceneggiatura con due donne sicuramente ha donato alla storia una sensibilità maggiore, soprattutto nei dialoghi, dato che il film parla d’amore, un amore che non conosce tabu o differenze”.
Interviene l’attrice Lavinia Longhi: “Inizialmente, per me, è stato piuttosto semplice calarmi nel ruolo di Linda perché anche io sono un po’ pittrice quindi non lo vedevo come un personaggio così lontano. Di sicuro la parte più complicata è stata quella relativa alla storia d’amore che lei vive con un uomo così più grande di lei. Ma l’essenzialità dei dialoghi ha aiutato nel rendere tutto più naturale”.
Dalla nostra inviata Giada Valente