Scheda film
Regia: David O. Russell
Soggetto e sceneggiatura: Eric Singer, David O. Russell
Fotografia: Linus Sandgren
Montaggio: Jay Cassidy
Scenografie: Judy Becker
Costumi: Warren Manser e Michael Wilkinson
Musiche: Danny Elfman
USA, 2013 – Thriller – Durata: 138’
Cast: Bradley Cooper, Christian Bale, Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Amy Adams, Jeremy Renner, Jack Huston, Louis C.K., Michael Peña, Alessandro Nivola, Dawn Olivieri, Colleen Camp, Anthony Zerbe, Erica McDermott, Adrian Martinez, Melissa McMeekin
Uscita: 1° Gennaio 2014
Distribuzione: Eagle Pictures
David O’ Russel torna sul grande schermo accompagnato da un cast stellare, e con cui ha già condiviso grandi successi, (Christian Bale e Amy Adams con The Fighter e Jennifer Lawrence e Bradley Cooper con Il Lato Positivo), per riportarci una bizzarra storia di truffe, truffatori, doppi giochi, tradimenti, soldi e corruzione, tra dubbie capigliature cotonate e l’uso sfarzoso ed esagerato di costumi stile anni ’70.
American Hustle ci racconta l’operazione Abscam, grazie a cui nel 1978 l’FBI incastrò alcuni membri corrotti del Congresso americano con l’aiuto di due truffatori. Protagonista del film è Irving Rosenfeld, un irriconoscibile Christian Bale, con riporto e fisico non proprio alla Batman, che di professione fa il truffatore, in affari con la bella e pericolosa Sydney Prosser (Amy Adams), dal cervello fine e bellezza letale, e con cui condivide non solo un amore autentico, ma anche un’attività di raggiri piuttosto efficace.
Se alla coppia aggiungiamo la vulnerabile quanto sciocca e isterica moglie di Irving, Rosalyn, interpretata dalla bravissima Jennifer Lawrence, il cui solo scopo, ci sembra, è quello di mandare all’aria tutti i piani del marito, un riccioluto poliziotto con le manie di grandezza, Richie DiMaso (Bradley Cooper), e un politico genuino e sincero (Jeremy Renner), impegnato nella missione di rendere il mondo un posto migliore, ma con il vizietto di sporcarsi un po’ troppo le mani, il cocktail appare esplosivo.
Nonostante la bravura del cast, però, la molteplicità delle vicende dei quattro personaggi, che si sovrappongono, creano una certa confusione soprattutto nella parte narrativa del film, con salti temporali che ne spezzano la continuità e che poi vengono spiegati attraverso dei flashbacks, e soprattutto il passaggio improvviso dal dramma, all’ironia fino al ridicolo e commovente in un battito di ciglia.
Geniale però, ci è apparso il modo in cui David O’Russel coinvolge il pubblico, che, sebbene in qualche modo dovrebbe essere “complice” della truffa che viene messa in atto, si ritrova alla fine ad essere stato raggirato e vittima degli intrighi proprio come il povero poliziotto DiMaso, personaggio a tratti eccezionale che in più di una occasione salva la scena, e un Bradley Cooper che persino con i bigodini rosa in testa, riesce ad infondere la giusta drammaticità e creare una performance brillante.
Di brillante ci sono anche i dialoghi, che vengono percepiti come geniali e molto spesso dal tono sempre più isterico, ma credibili, e potenti, che riescono a mettere in luce la fragilità dei rapporti umani e il problema dell’incomunicabilità, oltre ad introdurre in modo originale personaggi secondari come quello della bravissima Jennifer Lawrence, che in questo film incanta non solo per il trucco e parrucco, o del mito Robert Deniro, nei panni di un mafioso, con un cameo spettacolare e alquanto inaspettato.
Un po’ una visione amara, dunque, di una vita in cui si mostra come l’ambizione ti possa fregare, far emergere frustrazioni e conflitti più amari, e ti costringe poi ad ingegnarti per trovare la chiave migliore per uscire dal pasticcio.
Voto: 7
Valentina Tornatore
#IMG#Rotten and delicious
Piccolo truffatore alle prese con un matrimonio complicato, Irving Rosenfeld crede di poter finalmente dare una svolta alla sua vita grazie all’incontro con la scaltra e spregiudicata Sydney: tutto cambia però quando i due nel corso di uno dei loro raggiri si imbattono in Richie Di Maso, un agente del Fbi impulsivo e intraprendente, che in cambio dell’archiviazione della loro posizione chiede collaborazione per incastrare Carmine Polito, sindaco corrotto della città di Camden.
Reduce dai successi di The Fighter e del più recente Il Lato Positivo, David O. Russell torna dietro alla macchina da presa con un progetto eccentrico e sfarzoso che gioca con la cornice storica e che ai toni da commedia affianca dinamiche e ritmi narrativi da thriller: il film è ispirato a un caso di cronaca realmente verificatosi negli Stati Uniti tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, quando l’Fbi condusse un’imponente operazione investigativa (denominata Abscam) finalizzata alla lotta contro la corruzione pubblica, finendo per coinvolgere diversi esponenti della politica nazionale, federale e locale.
Correndo sempre sul filo del grottesco – pur senza addentrarsi nella vera e propria caricatura – Russell realizza il suo film più ambizioso che – sulla falsa riga dei grandi successi del genere – racconta l’ambiguo legame fra potere, corruzione e malavita attraverso un’intricata catena di imbrogli, truffe e menzogne: al centro delle geometrie del progetto però non ci sono le dinamiche illecite che animano i retroscena della politica, quanto piuttosto le relazioni fra gli individui, con le loro frustrazioni, fragilità, slanci di orgoglio, superficialità, paura, coraggio. Tra le pieghe di un divertito omaggio storico, American Hustle porta sullo schermo una manciata di personaggi vulnerabili e granitici allo stesso tempo, alle prese con una disperata lotta contro le insoddisfazioni e le delusioni della propria vita: nell’affannosa corsa alla conquista di una nuova migliore prospettiva la spregiudicatezza finisce per diventare la cifra distintiva, il confine fra bene e male si fa più labile. Per dare volto a questo interessante e poliedrico ensamble di “vittime carnefici”, di “truffatori truffati”, Russell si affida ad alcuni fra i più quotati interpreti della Hollywood degli ultimi anni, inanellando un parterre di star di primo ordine e confermando peraltro il suo talento nel dirigere gli attori: dall’ottimo Christian Bale, anti-eroe per antonomasia della storia, a Bradley Cooper, efficace nel restituire i tratti più maniacali del suo agente federale, passando per Amy Adams, Jeremy Renner e una brillante Jennifer Lawrence, moglie annoiata e autentica “mina vagante” negli equilibri della storia, fino a un sorprendente cameo di Robert De Niro. Se talvolta American Hustle sembra faticare nel mantenere impermeabile il tessuto narrativo rispetto a un vago sentore di prevedibilità, il film ritrova senz’altro compattezza e slancio proprio grazie al notevole lavoro del cast nella sua interezza.
Già preannunciato protagonista dell’imminente Award Season, il film sta collezionando le prime nomination e riconoscimenti, forte anche di quei “furbi” meccanismi messi in atto da Russell, che sa come trasformare il film in una macchina perfettamente concepita, rodata e realizzata per fare breccia fra gusti e aspettative più che mai variegate, accontentando pubblico e critica, senza dimenticare l’Academy: accattivante il look vintage che avvolge l’intera pellicola, clamorosamente vistoso e opportunamente pacchiano, ben gestito il ritmo della storia, che malgrado gli oltre 130′ di durata mantiene sempre moderatamente costante la tensione narrativa, azzeccate le scelte musicali per la colonna sonora, funzionali le già citate alchimie a livello attoriale.
Certamente l’estrema attenzione che Russell presta alla confezione d’insieme del progetto finisce per minarne la spontaneità, ma l'(auto)ironia che caratterizza American Hustle riscatta le traiettorie del film, che pur forse risultando infine meno incisivo di quanto avrebbe potuto essere si dimostra comunque un prodotto solido, destinato a convincere: Russell lavora sulla combinazione e l’accumulo di elementi, cercando la composizione ideale per rendere il suo risultato finale un mix esplosivo di elementi – un po’ come nel profumo del top-coat per unghie di Rosalyn, moglie del protagonista, al centro di innumerevoli dialoghi nel corso della pellicola: odore di fiori e di spazzatura si sommano e fondono, in una inspiegabile miscela olfattiva irresistibile.
Voto: 6 e ½
Priscilla Caporro