“L’amore non esiste, è per questo che lo facciamo: perché esista”
Nina
E’ un frullato di commedie il secondo film di Marco Ponti.
Dopo il frizzante e divertente “Santa Maradona”, il giovane regista, cresciuto alla scuola Holden di Baricco, rilancia sul grande schermo Libero De Rienzo e la bella e dolcissima Vanessa Incontrada.
Qual è la storia che ci viene raccontata?
Dante Cruciani (esplicito omaggio al film “I soliti ignoti”) è un ragazzo normale, che vive in un fatiscente appartamento di Torino in compagnia di un pesciolino rosso. Pony express in sella ad una bicicletta, circondato da amici non proprio raccomandabili e in debito di 20.000 euro verso i malavitosi del quartiere, qualche giorno prima di Natale sente che la vita gli va stretta, e decide di scappare e di girare per il mondo. Biglietto di andata, senza ritorno! Ma il viaggio non va come nei sogni, e così Dante decide di tornare subito a casa. Lui ancora non lo sa, ma questa scelta gli potrebbe cambiare la vita, oltre che i connotati. Perché cos’è successo nel frattempo? A causa di uno sciopero nazionale, Nina, bella hostess spagnola in crisi con il fidanzato, è rimasta bloccata in Italia. In città tutti gli alberghi sono occupati, ma un gentile signore le offre una sistemazione provvisoria: il letto di Dante. Lei accetta, e in un lampo trasforma quella casa! La pulisce, la ridipinge, e soprattutto legge le lettere e i diari che il ragazzo ha lasciato in giro… E in questo modo se ne innamora! La notte, poi, se lo trova nel letto, rientrato stanchissimo dal viaggio lampo. E’ come un sogno, troppo bello per essere vero. Al mattino, però, lui tentenna: non la conosce, non sa chi è, non ha la minima voglia di innamorarsi, dopo tutte le storiacce che ha passato. Ma le disavventure non sono ancora finite! I pericolosi creditori sono sulle sue tracce, e gli intimano l’ultimatum per saldare i debiti. Dove trovare tutti quei soldi? L’unica soluzione è una rapina. Tutti gli amici lo aiutano… Riusciranno i nostri sgangherati eroi a tirare fuori dai pasticci il simpatico Dante?
Questa la trama. A livello visivo “A/R Andata + Ritorno” conferma quanto di buono Ponti aveva già fatto vedere in “Santa Maradona”. Il suo talento tecnico è fuori discussione, e anche la fotografia è molto particolare. Sembra di respirare un po’ l’aria del film di Tim Burton o del cinema gotico. E infatti in questo senso ci sono molti riferimenti sparsi nella pellicola, come l’anello con il teschio per esempio, o come l’intrusione notturna dei due amanti nel museo egizio, tra mummie e sfingi, per festeggiare il Natale. E’ una fotografia calda e irreale, ma anche mutevole e cangiante: capace di cambiare nel corso del film e seguire lo sviluppo della storia, che da romantica commedia degli equivoci si trasforma sempre più in una commedia d’azione, con i più o meno intelligenti progetti di rapina. E il montaggio? Senza dubbio è interessante, molto veloce e in stile videoclip, ritmato anche stavolta sulle musiche dei Motel Connection. E che dire degli attori? Libero De Rienzo riesce a dar vita ad un personaggio insieme simpatico e malinconico, un ragazzo che nonostante tutto ancora crede nei sogni e tenta con tutti i mezzi di realizzarli! Vanessa Incontrada per la prima volta recita in italiano con la sua voce, e si cala benissimo nella parte della ragazza romantica ma cresciuta con la testa sulle nuvole, regalando dolcissimi e frizzanti sorrisi… Riesce a divertire senza essere mielosa, un risultato mica da poco!
Eppure, nonostante tutti questi pregi, qualcosa nel film non funziona alla perfezione. La storia è affascinante, ma non riesce a decollare. Forse è troppo farcita di luoghi comuni e di banalità? Il problema non è neanche questo, è chiaro che ci troviamo davanti a dei personaggi tratteggiati come se fossero dei fumetti, e in questo non c’è nulla di male, anzi! E’ il tanto decantato mixaggio delle arti… Soluzione, comunque, non nuova, anche nel cinema italiano: basti pensare a film come “Paz” o a “Tutta la conoscenza del mondo”. Se a livello di immagini il film è ben curato, i buchi emergono allora nella sceneggiatura: ma perché buttarci sempre in mezzo la droga, per esempio? C’è una scena che sembra riassumere “A/R Andata + Ritorno”: una macchina che arriva sgommando, lanciata a tutta birra, all’improvviso sbanda e si capovolge, atterrando sul tetto. Che bisogno c’era di esagerare così? Ecco, forse è questo il difetto principale del film: la sua presunzione. “Mi piaceva l’idea di fare tante commedie, una sola era poca pensando a quanta fatica si fa per un film”, ha dichiarato il regista in un’intervista. Il risultato, leggero e piacevole, è un frullato di commedie. Già fare un film, però, ha qualcosa a che vedere con la magia, quindi perché rischiare di rovinare tutto mettendo troppa carne al fuoco? Raccontare una storia non è facile, ma Marco Ponti se l’era cavata più che bene all’esordio. Con questo film, invece, sembra essere stato preso dalla voglia di strafare, e ha disperso le energie nel tentativo di far confluire troppi spunti interessanti in 100 minuti di pellicola.
“A/R Andata + Ritorno” resta comunque un film divertente e scorrevole, capace di trascinarci sul bordo di quel mondo abitato da pazzi scatenati e magari di farci uscire dalla sala con un sorriso.
Stefano Borgo